Giovani e parità di genere, Ragazze Digitali: 150mila euro per i campi estivi.

Il digitale è un gioco da ragazze. Ne è convinta la Regione Emilia-Romagna che, dopo il successo dell’edizione 2022 del progetto di orientamento formativo Ragazze Digitali ER (8 campi estivi laboratoriali di diverse settimane più 2 versioni online che hanno coinvolto in tutto 248 studentesse alle prese con l’universo informatico), presenta la seconda edizione.

Iniziativa, spiegano dalla Regione, che coprirà tutti i 10 comuni capoluogo di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini (4 in più rispetto alla scorsa edizione), e raggiungerà anche altri comuni di dimensioni minori: Imola (Bo), Cento (Fe), Lugo (Ra), Mirandola (Mo), Riccione (Rn) e San Lazzaro di Savena (Bo).

Grazie al Fondo Sociale Europeo Plus (in Emilia Romagna sanno usarlo altro che in Sardegna), la Regione ha messo a disposizione 150mila euro e pubblicato un bando in collaborazione con Art-ER al quale si sono candidati 7 enti di formazione accreditati (Centoform S.r.l., Cisita Parma scarl, I.F.O.A, TUTOR, G-LAB S.r.l., Fondazione Aldini Valeriani, Ser.in.ar.): tutti i progetti hanno mostrato di avere i requisiti e saranno pertanto finanziati. Le progettazioni hanno poi coinvolto tutte le Università dell’Emilia-Romagna e la sede di Piacenza del Politecnico di Milano. Anche in questo caso l’iniziativa si sviluppa: si tratta infatti dell’estensione di un’idea del 2014, Ragazze digitali, originariamente proposta dalle Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna (Campus di Cesena).

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“É importante che le istituzioni investano nella formazione scientifica delle donne, che non hanno nulla di meno rispetto agli uomini per riuscire anche in questo ambito – commentano le assessore a Scuola, Università e Agenda digitale Paola Salomoni, e alle Pari opportunità, Barbara Lori -. Con questo progetto vogliamo contrastare gli stereotipi e gli ostacoli che limitano la partecipazione delle ragazze ai percorsi di studio e di conseguenza alle opportunità professionali negli ambiti tecnici o scientifici. Non solo vogliamo ripetere il successo della prima edizione, ma puntiamo a far crescere l’esperienza: se nel 2022 hanno partecipato 248 ragazze, quest’anno c’è posto per almeno 415 studentesse emiliano-romagnole che abbiano voglia di scoprire il mondo professionale digitale, con tutto l’entusiasmo e le abilità di cui dispongono. La Regione investe trasversalmente sulle competenze digitali a tutti i livelli, ma al tempo stesso vuole riservare un’attenzione particolare a tutto quanto riguarda le competenze e le tematiche di genere”. 

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I 18 campi estivi saranno gratuiti, si svolgeranno da giugno a settembre per circa due settimane e coinvolgeranno almeno 415 studentesse delle scuole secondarie di secondo grado (superiori) dell’Emilia-Romagna che abbiano frequentato il terzo o quarto anno. La Regione è pronta ad accoglierne anche di più, se sarà necessario. L’obiettivo è avvicinare le ragazze all’universo della tecnologia e del digitale, alle molteplici applicazioni nel mondo della formazione, del lavoro e della vita quotidiana. In un ambiente divertente e creativo si conta insomma di ridurre il divario di genere che si manifesta nell’ambito delle discipline tecnico-scientifiche, specie quando si tratta di intraprendere percorsi universitari.

Diversi i temi trattati, tra cui ingegneria informatica, scienze biomediche, analisi degli impatti climatici, bioingegneria, videogiochi, intelligenza artificiale. Le ragazze saranno invitate a partecipare da un lato a laboratori formativi e orientativi per sperimentare e potranno arricchire tale esperienza tramite visite guidate nei luoghi dell’innovazione tecnologica dell’Emilia-Romagna.  

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