Giovani e donne. Cresce l’occupazione ma mancano le competenze.

Nonostante i dati Istat del II trimestre confermino il trend positivo per l’occupazione, con +329mila occupati nell’ultimo anno (+3,3% i dipendenti a tempo indeterminato), la mancanza di competenze nel mercato del lavoro continua ad agire come un vero e proprio freno alla crescita secondo il “Report lavoro” realizzato dal Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl.

In alcuni settori e attività le condizioni retributive sono inadeguate e, specialmente per giovani e donne, la progressione di carriera è di fatto impossibile per via dell’assenza di competenze richieste o, quanto alle donne, per mancanza di adeguati servizi e flessibilita’ organizzative”.

“E’ proprio lo skill shortage ad essere il fattore piu’ rilevante – spiegano dalla Cisl – dovuto non solo agli andamenti demografici negativi ma anche ad un forte disallineamento tra titoli di studio posseduti e quelli richiesti dal mercato. Nel quinquennio 2024-2028 il fabbisogno occupazionale delle imprese e pubbliche amministrazioni italiane potrà variare tra 3,4 e 3,9 milioni di occupati, che sarà difficile reperire. Occorre pertanto un adeguamento dell’intera filiera dell’istruzione, formazione e orientamento, per evitare che la carenza di competenze, amplificata dall’accelerazione tecnologica, diventi un “tappo” alla crescita economica e un ostacolo all’ingresso attivo nel mondo del lavoro soprattutto per le fasce di giovani e donne”.

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