Giornata Mondiale della Tiroide: Italia in prima linea per lo screening neonatale.
In occasione della Giornata Mondiale della Tiroide, che si celebra il 25 maggio e inaugura una settimana dedicata alla salute tiroidea (25-31 maggio), l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sottolinea i successi ottenuti dall’Italia nella prevenzione e nel monitoraggio delle malattie tiroidee grazie a due strumenti fondamentali: lo screening neonatale per l’ipotiroidismo congenito e il programma nazionale di iodoprofilassi.
“Le patologie tiroidee sono frequenti, soprattutto nelle donne, e perlopiù croniche e multifattoriali – spiega Antonella Olivieri, responsabile scientifico dell’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi (OSNAMI) –. Fattori genetici e ambientali concorrono alla loro insorgenza, ma la prevenzione resta uno strumento cruciale”.
Un esempio emblematico è l’ipotiroidismo congenito, la più comune endocrinopatia dell’infanzia, che se non diagnosticata e trattata nelle prime settimane di vita può causare danni permanenti allo sviluppo neurologico. Grazie al programma di screening neonatale attivo dal 1992 (Legge 104/1992), in Italia è possibile identificare e curare precocemente i neonati affetti. Secondo i dati del Registro Nazionale degli Ipotiroidei Congeniti, attivo presso l’ISS, l’incidenza è oggi di circa 1 caso ogni 1.100 nati vivi, in aumento rispetto al passato soprattutto per i progressi nella diagnosi e nella sopravvivenza dei neonati prematuri.
Altro pilastro della prevenzione è la iodoprofilassi, resa possibile dalla Legge 55/2005, che promuove l’uso volontario del sale iodato. Il programma ha portato alla scomparsa del gozzo infantile (sotto il 5% di prevalenza) e al raggiungimento della iodosufficienza in tutte le Regioni italiane, come rilevato da studi OSNAMI.
La profilassi, precisano gli esperti, non contrasta con le raccomandazioni dell’OMS per la riduzione del consumo di sale, poiché la concentrazione di iodio nei prodotti commerciali (30 mg/kg) è sufficiente a coprire il fabbisogno quotidiano anche con un consumo moderato.
In un Paese dove circa 6 milioni di persone convivono con una patologia tiroidea, concludono dall’ISS, “la prevenzione e l’informazione si confermano strumenti fondamentali per la tutela della salute pubblica”.
foto ISS