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Giornalismo investigativo indipendente: i fondi Ue vanno nella direzione giusta?

Il 6 febbraio 2025, l’eurodeputato di Renew Europe, Ilhan Kyuchyuk, ha presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea, sollecitando misure concrete per sostenere il giornalismo investigativo indipendente in Europa, a seguito della decisione degli Stati Uniti di congelare tutti gli aiuti esteri.

Un atto ispettivo che mette in evidenza, se mai ce ne fosse bisogno, la necessità per l’Unione Europea di ridurre la dipendenza da finanziamenti stranieri per il settore dell’informazione indipendente, in linea con l’impegno dell’UE nella tutela della democrazia, dello stato di diritto e della libertà dei media.

Il ruolo essenziale del giornalismo investigativo nel denunciare corruzione e criminalità transfrontaliera, oltre che nel garantire il controllo dell’operato delle istituzioni pubbliche e contrastare le narrazioni manipolative in un’epoca di crescente disinformazione, rende infatti urgente un intervento dell’UE per rafforzare e proteggere l’ecosistema europeo dell’informazione indipendente.

Sul tema, la vicepresidente della Commissione Virkkunen ha risposto all’interrogazione, riconoscendo le difficoltà affrontate dai media indipendenti in Ue e annunciando che la Commissione ha avviato una indagine sulle organizzazioni mediatiche all’interno dell’UE.

La Vicepresidente ha sottolineato che i media investigativi basati nell’UE e in altri Paesi ammissibili possono ricevere finanziamenti dal programma Creative Europe, in particolare attraverso l’azione Journalism Partnerships. Strumento, per chi lo conosce, inaccessibile per la piccola stampa indipendente ma che per l’esponente della Commissione von der Leyen “ha già permesso di sostenere decine di testate investigative, comprese quelle operanti in aree con gravi problemi di pluralismo mediatico”.

“Oltre a queste iniziative – prosegue la risposta della vicepresidente – la Commissione ha ribadito il suo impegno, delineato nelle Linee guida politiche 2024-2029, a sostenere e proteggere i media indipendenti e i giornalisti. Il finanziamento continuerà attraverso diversi strumenti, tra cui programmi consolidati come Creative Europe e Multimedia Actions, nonché progetti pilota e azioni preparatorie volte a promuovere un ambiente mediatico libero, diversificato e pluralistico, affrontando al contempo le sfide strutturali del settore”.

Foto di memyselfaneye da Pixabay.com