Europa

Gaza. Dopo Hamas anche l’Iran diserta il vertice di pace al Cairo.

L’Iran non parteciperà al vertice di pace su Gaza in programma domani a Sharm el Sheikh, in Egitto, nonostante l’invito ufficiale. Lo ha riferito una fonte iraniana informata all’agenzia di stampa Tasnim, confermando la decisione di Teheran di non prendere parte al summit co-presieduto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

Anche Hamas, secondo fonti diplomatiche locali, non sarà presente ai lavori, segnando l’assenza di due attori centrali nel conflitto in corso.

Dubbi sull’efficacia del vertice di Sharm el Sheikh.

L’incontro in Egitto, che vedrà la partecipazione di rappresentanti di 20 Paesi, avrebbe dovuto rilanciare gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco a Gaza e per la riapertura dei canali umanitari. Tuttavia, l’assenza dell’Iran e di Hamas rischia di indebolire il peso politico dell’iniziativa, lasciando sul tavolo solo i mediatori e le potenze occidentali.

Teheran: “Sosteniamo la fine degli attacchi, ma non ci fidiamo”.

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che l’Iran “sostiene qualsiasi azione che porti alla fine degli attacchi israeliani a Gaza”, ma ha espresso “seri dubbi” sull’impegno reale di Israele e degli Stati Uniti a rispettare un cessate il fuoco. “Temiamo che, dietro gli appelli alla pace, manchi la volontà concreta di fermare le operazioni militari”, avrebbe aggiunto Araghchi, ribadendo che Teheran continuerà a monitorare la situazione senza partecipare al vertice.

Un summit sotto osservazione.

Con l’assenza di due protagonisti fondamentali della crisi – l’Iran e Hamas –, il vertice di Sharm el Sheikh si preannuncia complesso. Gli osservatori regionali ritengono che senza la presenza diretta delle parti coinvolte nel conflitto, qualsiasi proposta di mediazione rischi di restare puramente simbolica.

foto hosny salah da Pixabay.com