Futuro dell’Europa: le proposte dei ‘pochi’ cittadini europei adottate dalla plenaria del Parlamento europeo.

Nel corso dell’ultima sessione plenaria della Conferenza sul Futuro dell’Europa di venerdì e sabato, il Parlamento europeo ha raggiunto il consenso su 49 proposte relative a 9 temi, presentate durante i lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa. Le proposte, in particolare, si basano su 178 raccomandazioni formulate dai panel dei cittadini europei, dai panel nazionali, e da 43.734 contributi delle 16.274 idee raccolte sulla piattaforma digitale multilingue: numeri inequivocabili circa il fallimento dell’azione di engagement dei cittadini promossa dalle istituzioni europee negli ultimi 12 mesi.

Durante il dibattito, però, la maggior parte dei deputati europei – per lo più esponenti del Partito Popolare Europeo, S&D, Renew, Verdi/ALE e della Sinistra – ha sottolineato il ruolo importante della Conferenza e del ruolo svolto dallo stesso Parlamento europeo nella fase preparatoria garantendo, secondo la nota del PE, la centralità del contributo dei cittadini”, concordando, inoltre, che le proposte presentate “sono un importante risultato politico”. Evviva l’autoreferenzialità istituzionale!

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I rappresentanti dei gruppi Identità e Democrazia (ID) e Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), invece, hanno affermato che le proposte non riflettono l’opinione pubblica dell’Unione, dichiarando l’intenzione di non sostenere le proposte.

Nel discorso a nome della delegazione del Parlamento, il Copresidente della Conferenza Guy Verhofstadt ha confermato che i gruppi politici presenteranno una risoluzione per chiedere una revisione dei trattati nel corso della sessione plenaria del Parlamento del 2-5 maggio. Nel commentare come questa conferenza gli abbia fatto capire l’importanza dei meccanismi di partecipazione complementari alla democrazia rappresentativa, Verhofstadt ha affermato che “i deputati devono impegnarsi fermamente per garantire che le proposte della Conferenza si trasformino nelle riforme di cui l’Unione ha bisogno”.

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Adesso, in occasione della giornata dell’Europa del 9 maggio, i tre Copresidenti del Comitato esecutivo della Conferenza trasmetteranno la relazione finale ai Presidenti delle istituzioni europee nel corso di una cerimonia che si terrà al Parlamento europeo di Strasburgo.