Francia, Macron in caduta libera.
Emmanuel Macron si trova nel momento politicamente più delicato della sua presidenza. Ieri, come noto, il premier François Bayrou, suo alleato di lunga data, è stato sfiduciato dall’Assemblea nazionale con 364 voti a favore e appena 194 contrari.
L’Eliseo ha annunciato che nei prossimi giorni verrà nominato un nuovo primo ministro, il quinto dall’inizio del 2023, ma il margine di manovra appare sempre più ristretto: appare sempre più complesso mettere su una maggioranza capace di approvare tagli per decine di miliardi di euro, indispensabili a evitare che il debito francese degeneri in una crisi che rischia di travolgere l’intera area euro.
Nel frattempo, il livello di popolarità di Macron è ai minimi della sua carriera e, con molta probabilità, l’idea di creare un nuovo governo con repubblicani, centristi e socialisti moderati, lascia poco spazio alle residue speranze di sopravvivenza politica di Macron.
Inoltre, con le amministrative del 2026 all’orizzonte, pochi nell’opposizione sembrano disposti a stringere alleanze con un presidente ormai giunto a “fine corsa”.
Insomma, non male per la seconda economia dell’Unione europea…
foto © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Antonio Pedro Santos/Lusa
