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Fisco, sì al nuovo decreto legge dal Governo Meloni.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge contenente misure urgenti in campo fiscale, volte a semplificare e chiarire diversi aspetti della normativa tributaria.

Tra le novità più rilevanti, si segnala una serie di semplificazioni per la determinazione dei redditi da lavoro autonomo. Tra queste, la deducibilità delle spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute all’estero anche se effettuate con mezzi non tracciabili. Tuttavia, le spese di rappresentanza, analogamente a quanto previsto per le imprese, saranno deducibili solo se pagate con mezzi tracciabili, ovunque nel mondo.

Il decreto chiarisce inoltre due aspetti fondamentali per la dichiarazione dei redditi 2024. Le plusvalenze da cessione onerosa di partecipazioni in associazioni e società con attività artistica o professionale, comprese le STP (Società tra Professionisti), saranno considerate redditi diversi e, ancora, Gli interessi e altri proventi finanziari percepiti nell’esercizio di arti e professioni saranno qualificati come redditi di capitale e non come redditi da lavoro autonomo.

Rilevanti semplificazioni sono previste anche per la determinazione del reddito d’impresa. Tra queste, modifiche nel calcolo del riporto delle perdite, l’eliminazione del riferimento alle società collegate per la deduzione del costo del lavoro e novità nel regime delle società controllate estere (CFC), sia per il calcolo dell’imposta minima nazionale, sia per il regime opzionale introdotto dalla recente riforma fiscale.

Sul fronte IVA, dal 1° luglio 2025, a seguito della scadenza dell’autorizzazione UE, le operazioni con società quotate nel FTSE-MIB non saranno più soggette allo split payment. Inoltre, l’ambito di applicazione dello split payment sarà esteso al settore del trasporto all’interno della logistica.

Per il 2025 è stato deciso il differimento dei termini di versamento del primo acconto e del saldo 2024 per i soggetti ISA e forfetari: il pagamento potrà essere effettuato entro il 21 luglio 2025, oppure entro il 20 agosto 2025 con una maggiorazione dello 0,4%.

Infine, il decreto recepisce la “comfort letter” della Direzione generale della Concorrenza della Commissione europea, che ha stabilito come le misure fiscali a favore del Terzo Settore e delle imprese sociali non siano considerate aiuti di Stato selettivi. Di conseguenza, viene eliminato il vincolo dell’autorizzazione preventiva da parte della Commissione UE. Il nuovo regime fiscale entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026.

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