Fipe Confcommercio Sud Sardegna: “Abbiamo numeri da zona bianca, fateci aprire anche la sera”.

Nonostante i numeri da ‘zona bianca’ riscontrati nell’Isola e confermati ormai quotidianamente nel bollettino dell’unità di crisi regionale, i pubblici esercizi continuano a dover operare a ranghi ridotti e con l’obbligo di chiusura alle 18:00. Una vera e propria condanna sulla quale oggi è intervenuta la Fipe Confcommercio Sud Sardegna, che ha chiesto di consentire la riapertura delle attività di ristorazione anche la sera.

Nel suo intervento l’associazione di categoria ha ricordato i dati del report settimanale dell’Istituto superiore di Sanità che determina la definizione delle fasce di rischio per i territori: “L’Rt è rimasto al di sotto di 1, per l’esattezza lo 0,87 – ricorda Emanuele Frongia della Fipe Confcommercio Sud Sardegna – Non chiediamo un pieno ritorno alla normalità, ma basterebbe un’apertura almeno fino alle 23. In questo modo – ha aggiunto Frongia – chi può sfruttare solo il momento della cena in ristorante potrebbe farlo. Riteniamo che i tempi siano maturi per poter riaprire in totale sicurezza anche la sera. Tutti conosciamo le regole da rispettare e pretendiamo che tutti le rispettino”.

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Una richiesta accorata e di puro buon senso per permettere ai pubblici esercizi di proseguire verso il ritorno alla normalità e contribuire all’azione di prevenzione nel territorio: “Ripartire anche la sera – si legge nella nota della Fipe Confcommercio Sud Sardegna – significa per i ristoratori anche avere più controllo sul territorio ed essere in parte anche un deterrente per i molti assembramenti che spesso si creano per la mancanza della nostra presenza”.