FdI Sardegna e la proposta di legge sulla gioventù: anni di discussioni (inutili) e ora si propongono “le idee migliori”.
In un contesto politico bizzarro per usare un eufemismo, Fausto Piga, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – primo firmatario della Pl 182 nella XVI Legislatura -, ha deciso nel corso della discussione in Aula dell’articolato della Legge finanziaria, di porre l’accento sulla proposta di legge avanzata (nuovamente ma con una dotazione milionaria maggiorata) dal suo gruppo sulla gioventù, chiedendo che venga finalmente calendarizzata dalla competente commissione consiliare, a un anno dalla sua presentazione. Bisognerebbe, visto il flop della scorsa legislatura, a che pro e con quale credibilità oggi si vuole riproporre una “pl 182 part II”. Non è dato saperlo.
Piga ha dichiarato di “essere pronto al dialogo con tutte le forze politiche”, nella speranza di trovare finalmente un consenso per misure che siano realmente efficaci per i giovani della Sardegna. Non siete capaci. Non sarebbe meglio pensare di fare altro?
Ma un’altra domanda sorge spontanea: come mai, durante la XVI legislatura, quando il potere dei numeri in Consiglio era saldamente nelle mani della maggioranza, non si è riusciti ad andare oltre anni di dibattiti infruttuosi e adozioni di buone intenzioni in seconda commissione?
Oggi, all’opposizione, quando tutti sembrano avere “idee brillanti” da proporre, si continua a parlare di quello che si sarebbe potuto fare, senza mai mettere in discussione il fatto che quando si aveva il potere di decidere, la politica giovanile è stata lasciata in sospeso, in un eterno limbo di “desiderata”. Il risultato di anni di discussioni in seconda commissione non è stato altro che un cumulo di buoni propositi, ma nulla di concreto per affrontare il problema della gioventù sarda.
Ora, in un contesto di opposizione, si riscopre l’importanza di una proposta che in passato, quando davvero si sarebbe potuto agire, si è arenata (come sempre capita quando manca una sincera volontà politica) in commissione permanente.