Entrate tributarie in crescita di 38 miliardi (+10,2%).

Nel periodo gennaio-ottobre 2022 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 416.279 milioni di euro, con un incremento di 38.465 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+10,2 %).

Il significativo incremento di gettito registrato dal MEF è stato influenzato principalmente dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti del D.L. n. 34/2020 (c.d. “decreto Rilancio”) e del D.L. n. 104/2020 (c.d. “decreto Agosto”) che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari e, infine, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’IVA.

A ottobre le entrate tributarie sono state pari a 37.434 milioni di euro (+1.379 milioni di euro, +3,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). In particolare, le imposte dirette hanno registrato un aumento del gettito di 580 milioni di euro (+3,2%) e le imposte indirette un incremento pari a 799 milioni di euro (+4,5%).

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Nei primi dieci mesi del 2022 le imposte dirette hanno mostrato, ancora, un aumento di 18.453 milioni di euro (+8,9%).
Il gettito dell’IRPEF ha registrato un aumento di 5.874 milioni di euro (+3,7%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno segnato un incremento di 1.202 milioni di euro (+1,7%) e le ritenute lavoratori autonomi di 763 milioni di euro (+7,8%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno registrato una diminuzione di 412 milioni di euro (-0,6%). I versamenti per autoliquidazione hanno segnato un incremento di 3.354 milioni di euro (+30,3%).

Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.446 milioni di euro, +96,6%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021 e per l’elevata redditività degli investimenti. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1.047 milioni di euro, +103,3%) attribuibile al positivo andamento delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti.

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Aumentata anche l’IRES (9.335 milioni di euro, pari al +51,8%). Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha mostrato una diminuzione pari a 768 milioni di euro (-8,9%) mentre si registra un incremento per le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche di 807 milioni di euro (+33,7%).

Le imposte indirette hanno registrato un incremento di gettito di 20.012 milioni di euro (+11,8%). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 19.485 milioni di euro (+17,7%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 12.679 milioni di euro (+13,0%), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 6.806 milioni di euro (+55,6%). Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita.

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Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+567 milioni di euro, +9,9%) e dell’imposta di registro (+ 268 milioni di euro, +6,4%) mentre per l’imposta sulle assicurazioni si segnala una variazione negativa (-162 milioni di euro, -26,5%).

Le entrate relative ai giochi hanno mostrato un aumento di 2.513 milioni di euro (+26,8%).

Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 3.568 milioni di euro (+57,3%) di cui: 2.263 milioni di euro (+74,1%) sono affluiti dalle imposte dirette e 1.305 milioni di euro (+41,2%) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021 (Decreto legge n. 73/2021, cosiddetto “decreto sostegni-bis”).