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Emergenza salute mentale in Europa: si aggrava la crisi, soprattutto tra i giovani.

La salute mentale in Europa è sull’orlo del collasso. Secondo gli ultimi dati diffusi a livello comunitario, quasi un cittadino europeo su due (46%) ha sperimentato nell’ultimo anno un problema emotivo o psicosociale, mentre il 20% dei giovani tra i 15 e i 19 anni convive con un disturbo mentale. Eppure, il 22% di chi ha richiesto assistenza riferisce che i propri bisogni non sono stati soddisfatti.

Sul tema, un’interrogazione presentata all’Europarlamento da Lefteris Nikolaou-Alavanos (NI) punta il dito proprio contro le politiche attuate tanto dall’Unione quanto dai governi nazionali, accusandole di alimentare un progressivo smantellamento dei servizi pubblici per la salute mentale a favore della logica del profitto. Il caso emblematico è quello della Grecia, dove il recente provvedimento del governo guidato da Nea Dimokratia, sotto il cappello della cosiddetta “riforma psichiatrica”, ha previsto la creazione di una rete unica di servizi di salute mentale pubblico-privati, con la conseguente chiusura di due dei tre ospedali psichiatrici pubblici rimasti nel Paese.

L’obiettivo dichiarato: la “de-istituzionalizzazione”, mentre il risultato reale è il raggiungimento di un drastico peggioramento della qualità e dell’accessibilità delle cure, mentre ONG e cliniche private iniziano a prosperare in un settore che dovrebbe restare esclusivamente a vocazione pubblica.

In una situazione già segnata da carenze strutturali, tagli al personale e chiusura progressiva di strutture, i più penalizzati – manco a dirlo – sono i giovani, con il 49% che dichiara di non ricevere il supporto psicologico necessario.

E mentre la questione della salute mentale viene derubricata a emergenza invisibile, l’Unione europea, di fatto, abbandona al loro destino milioni di cittadini in difficoltà, alimentando disuguaglianze sociali e sanitarie? E’ forse questa la strategia per la competitività voluta e sostenuta da von der Leyen e soci?

foto sw_reg_03 da pixabay.com