Europa

Elon Musk invoca la nascita di un nuovo partito politico negli Stati Uniti. Trump: “Senza sussidi chiuderesti i battenti”.

Elon Musk torna a scuotere il panorama politico americano, lanciando un appello per la creazione di un nuovo partito. Il fondatore di Tesla e SpaceX ha ribadito la sua forte opposizione alla proposta di legge promossa dal presidente Donald Trump, la cosiddetta One Big Beautiful Bill, per aumentare il tetto del debito, definendola un atto di “spesa folle”. Legge approvata ieri dal Senato degli Stati Uniti d’America.

“È evidente, con questa legge che aumenta il tetto del debito di un record di cinque trilioni di dollari, che viviamo in un Paese a partito unico”, ha scritto Musk sul social X. “È ora di un nuovo partito politico che si prenda davvero cura del popolo”.

Parole che non sono passate inosservate alla Casa Bianca. “Senza i sussidi federali, Elon chiuderebbe domani e tornerebbe in Sudafrica”, ha attaccato Trump su Truth Social, facendo perdere a Tesla oltre il 7% in Borsa. E incalzato da alcuni giornalisti, il presidente ha rilanciato: “Potrei prendere in considerazione la sua espulsione“.

Ma non è finita. Trump ha anche ventilato l’ipotesi di mobilitare contro Musk il Department of Government Efficiency (DOGE), l’agenzia anti-sprechi guidata dallo stesso Musk fino a poche settimane fa. “Forse il Doge dovrebbe dare un’occhiata approfondita all’impero di Elon. I soldi pubblici che ha ricevuto sono tanti, e ce ne sono sicuramente da risparmiare”.

Nel frattempo, Trump guarda già ai prossimi appuntamenti chiave: l’incontro con il premier israeliano Netanyahu, il fragile cessate il fuoco a Gaza e la scadenza del 9 luglio per la rinegoziazione dei dazi.

foto Air Force Senior Airman Spencer Perkins, DOD