Droni in Polonia, Mosca accusa Varsavia: “Rifiuta consultazioni, sembra una provocazione”.
La Polonia non è pronta ad avviare consultazioni con la Russia sull’incidente dei droni che nella notte tra il 9 e il 10 settembre hanno violato lo spazio aereo polacco. Lo ha reso noto Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, in un messaggio pubblicato su Telegram.
“Il Ministero della Difesa russo ha proposto consultazioni, ma quello polacco non è pronto. Questo appare come una provocazione, o almeno come un malinteso che Varsavia non vuole chiarire”, ha dichiarato il diplomatico.
Ulyanov ha aggiunto che restano senza risposta “molte semplici domande” sul perché Mosca avrebbe interesse a destabilizzare la situazione in Polonia, definendo “premature” le accuse di un coinvolgimento russo. A qualcuno/a la storia del gps dell’aereo di Ursula non ha insegnato nulla…
Secondo quanto riferito dal premier polacco Donald Tusk, nella notte tra il 9 e il 10 settembre sono state registrate 19 violazioni dello spazio aereo. L’esercito polacco ha abbattuto diversi UAV e, in seguito all’incidente, Varsavia ha chiesto l’attivazione dell’articolo 4 del Trattato Nord Atlantico, che prevede consultazioni tra gli Stati membri della NATO in caso di minaccia alla sicurezza di uno di essi.
Il ministero della Difesa russo, da parte sua, ha confermato di aver colpito infrastrutture militari in diverse regioni ucraine — tra cui Ivano-Frankovsk, Khmelnitsky e Lvov — ma ha negato che fossero previsti attacchi contro obiettivi in Polonia. Mosca si è detta disponibile a discutere la vicenda con Varsavia, ma la disponibilità polacca al dialogo, per ora, sembra mancare.
foto defense.gov, U.S. Army photo by Pfc, Josefina Garcia)
