Sardegna

Doposcuola estivi: diffusione disomogenia in Italia.

Con l’arrivo dell’estate, per molte famiglie italiane diventa una sfida fondamentale organizzare il tempo libero di bambini e ragazzi. Centri estivi e servizi doposcuola rappresentano, infatti, un’importante risorsa educativa e sociale, ma la loro diffusione resta spesso limitata e profondamente disomogenea sul territorio nazionale.

Servizi che offrono infatti ai più piccoli non solo attività ludiche, ma anche spazi di aggregazione e di stimolo educativo, utili a contrastare la perdita di competenze che si verifica durante la lunga pausa estiva dalla scuola.

Nonostante il ruolo cruciale di centri estivi e doposcuola, però, l’accesso a queste opportunità non è garantito in modo uniforme. A livello nazionale, nel 2021, in media solo 9,1 bambini ogni 100 nella fascia 3-14 anni hanno usufruito di questi servizi, con forti differenze territoriali. Le regioni del Nord, in particolare Emilia Romagna e Umbria, si confermano le più attrezzate, con circa il 15% dei bambini coinvolti, mentre nel Centro la percentuale scende al 6,8% e nel Sud si attesta appena al 3,5%, sebbene in lieve crescita rispetto agli anni precedenti.

Queste disparità si riflettono anche a livello comunale: i piccoli centri, con popolazioni tra mille e tremila abitanti, registrano un tasso di partecipazione più alto, spesso superiore al 13%, mentre nelle grandi città il dato è generalmente inferiore, anche se in alcune realtà urbane come Cuneo e Venezia si osservano valori molto elevati. Al contrario, molte città del Sud rimangono in fondo alla classifica, con percentuali di utenti che non raggiungono nemmeno l’1% in alcuni capoluoghi, evidenziando un grave divario che penalizza soprattutto le famiglie più vulnerabili.

La scarsa diffusione e la qualità limitata di questi servizi nelle aree più svantaggiate non solo ostacolano la conciliazione tra tempi di lavoro e cura familiare, ma si traducono in una vera e propria povertà educativa, con conseguenze negative sullo sviluppo e sul benessere dei bambini.