Diritti sessuali e riproduttivi, l’UE deve rafforzare l’azione delle ONG.
In un momento in cui l’accesso ai diritti sessuali e riproduttivi subisce battute d’arresto a livello globale, l’Unione Europea deve riaffermare il proprio impegno per la loro tutela e promozione.
Nella sua risposta ufficiale, lo stesso commissario europeo Josef Síkela, ha ribadito che l’UE resta fermamente impegnata nella difesa dei diritti sessuali e riproduttivi, in linea con il Consenso europeo sullo sviluppo, la Global Health Strategy, il Gender Action Plan III, la Strategia per la parità di genere 2020-2025 e la nuova Tabella di marcia per i diritti delle donne.
La Commissione, nell’occasione, ha sottolineato che questo impegno si concretizza in una pluralità di azioni sia in ambito di cooperazione allo sviluppo che di interventi umanitari. Tra gli strumenti principali figurano il Team Europe Initiative on SRHR in Africa, finanziamenti diretti a organizzazioni della società civile e il supporto a organismi multilaterali come l’UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione).
Inoltre, l’UE continuerà a fornire sovvenzioni operative alle organizzazioni che lavorano direttamente sui temi dei diritti sessuali e riproduttivi, con l’obiettivo di garantire la continuità e l’efficacia delle loro attività anche in contesti difficili.