Decadenza e conflitto d’interessi in Sardegna, in arrivo gli ispettori.
Un legame familiare tra il nuovo presidente del Collegio di garanzia elettorale e una dirigente regionale scelta dalla presidente Todde solleva dubbi. Una circostanza, alla base dell’interrogazione presentata recentemente dal deputato Pietro Pittalis, sulla quale è intervenuto il ministro della Giustizia Carlo Nordio che, nell’occasione, non ha escluso l’invio degli ispettori per fare luce sulla vicenda: “Il sospetto paventato non può esimere quest’Amministrazione dal compiere tutte le doverose verifiche. Per questa ragione è stato dato incarico alla competente articolazione ministeriale di procedere in tal senso”.
Un impegno che apre ora a possibili sviluppi, anche sul piano giudiziario, mentre resta alta la tensione politica intorno a un caso che potrebbe avere ripercussioni istituzionali di rilievo. Nel frattempo, con un governo sempre meno autorevole e credibile, i/le cittadini/e e le imprese sarde possono solo continuare a perdere opportunità e subire gli effetti perversi di una politica immobile, cinica e – come ricorda la spendita di oltre 200 milioni affidati ad amici e groupies – decisamente paracula.
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