Dall’altra parte del mare: Bibiana Candia presenta “Azucre”.

L’identità, i confini, il fascino e le insidie del viaggio che chi lascia la propria terra deve affrontare per cercare fortuna altrove.  Sono i temi di venerdì 8 novembre al festival letterario Dall’altra parte del mare.

L’appuntamento è alle 18.30 nella Sala conferenze di Lo Quarter, ad Alghero. A incontrare i lettori ci saranno la scrittrice galiziana Bibiana Candia che, in dialogo con Ignazio Caruso, presenterà in prima nazionale il suo romanzo “Zucchero” (Cencellada Edizioni), in cui ricostruisce una vicenda realmente accaduta di tratta dei bianchi, e a seguire il fotografo Carlos Spottorno e il giornalista Guillermo Abril, parleranno con Monica Bedana di “La crepa” (ADD edizioni), un intenso e originale libro-inchiesta sulle frontiere europee in cui si mescolano giornalismo, fotografia e graphic novel.

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Bibiana Candia è una filologa, scrittrice, poetessa e giornalista culturale. È nata in Galizia, nella città di A Coruña, e ha vissuto per dieci anni a Berlino. “Zucchero”, appena tradotto in italiano da Giulia Zavagna per Cenecellada Edizioni, è il suo primo romanzo e ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Premio narrativo “Almudena Grandes”. Con un minuzioso lavoro di ricerca storica, partendo da poche lettere superstiti, l’autrice ricostruisce la storia vera di 1.700 ragazzi che lasciarono la Galizia nel 1853, fuggendo dalla miseria e dalla fame, intrapresero un viaggio a Cuba per lavorare la canna da zucchero e lì, ingannati dal proprietario terriero Feijóo de Sotomayor, che li aveva assoldati per la sua Compañía Patriótica Mercantil, finirono per essere costretti a vivere in condizioni di semischivitù. 

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Il fotografo Carlos Spottorno e il giornalista Guillermo Abril, firme di punta del magazine El País Semanal, hanno vinto con “La crepa” (ADD edizioni) il Premio Atomium nella categoria Reportage a fumetti al Brussels Comic Strip Festival 2017 e ottenuto una Menzione speciale all’Aperture Photobook Award  2017. Il libro è il risultato di tre anni di viaggio, 25.000 foto, 15 quaderni di appunti e attraversa Marocco, Turchia, Lampedusa, Ungheria, Ucraina, Finlandia, luoghi in cui le culture vengono a confronto e in cui gli uomini cercano di superare i confini per approdare a un futuro migliore. Tra viaggi della speranza, campi profughi, estremi gesti di accoglienza, ma anche sacche di razzismo e xenofobia, Spottorno e Abril parlano del nostro mondo con la forza dell’immagine e la semplicità di un testo fatto di didascalie ricche di informazioni che si fanno racconto attento e delicato.

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