Cremlino: “Colloqui tra Putin, Zelenskyy e Trump possibili solo dopo progressi nei negoziati Mosca-Kiev”.
Il Cremlino ha chiarito le condizioni per un possibile vertice tra il presidente russo Vladimir Putin, il suo omologo ucraino Volodymyr Zelenskyy e il presidente statunitense Donald Trump: l’incontro potrà avvenire solo dopo progressi concreti nei negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina.
A comunicarlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha ribadito la posizione del presidente Putin: “Il capo dello Stato ha più volte affermato di essere favorevole, in linea di principio, a contatti di alto livello. Tuttavia, tali incontri devono essere adeguatamente preparati e potranno avvenire solo quando saranno raggiunti risultati tangibili nei colloqui diretti tra le delegazioni dei due Paesi“.
Le parole di Peskov arrivano in risposta alle dichiarazioni del ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, che nei giorni scorsi ha espresso ottimismo sull’avanzamento delle trattative tecniche tra Mosca e Kiev. Secondo Ankara, entro il 2 giugno potrebbero concludersi i lavori preliminari, aprendo così la strada a un eventuale summit a più voci che coinvolgerebbe anche Turchia e Stati Uniti.
Tuttavia, Mosca mantiene una posizione di cautela, sottolineando che ogni passo verso un vertice di alto livello dipenderà esclusivamente dai risultati ottenuti nei tavoli negoziali bilaterali.
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