Europa

Cooperazione economica UE-Turchia sotto esame: “Serve chiarezza politica, altrimenti è un rischio per i valori europei”.

La ripresa del dialogo economico tra Unione Europea e Turchia solleva interrogativi sul rispetto dei valori fondamentali europei. Lo evidenzia in un’interrogazione parlamentare l’eurodeputato Emmanouil Kefalogiannis (PPE), che critica la scelta della Commissione di rilanciare la cooperazione economica con Ankara senza imporre condizioni politiche chiare.

“Scegliere la cooperazione economica con la Turchia senza fissare condizioni politiche precise va contro i valori europei e mette a rischio la credibilità dell’Unione”, scrive Kefalogiannis, denunciando le contraddizioni dell’attuale approccio diplomatico dell’UE.

Al centro delle critiche, l’“High-Level Economic Dialogue” (HLED) tra UE e Turchia, tornato in agenda lo scorso 3 aprile dopo una sospensione di oltre cinque anni. La riapertura del tavolo economico, cui ha partecipato anche il ministro delle Finanze turco, è avvenuta in un contesto segnato da nuove restrizioni alla libertà di stampa e dal continuo accanimento giudiziario contro oppositori e amministratori locali in Turchia.

“La decisione di organizzare il dialogo economico rischia di essere percepita da Ankara come un premio alle sue derive autoritarie”, ha dichiarato Kefalogiannis, ricordando che, in parallelo, la Commissione per l’allargamento ha annullato la propria partecipazione al forum diplomatico di Antalya e a una riunione parlamentare congiunta prevista ad Ankara.

In risposta all’interrogazione, la Commissione Europea ha chiarito che la sospensione del HLED nel 2019 era legata alle attività di perforazione illegali della Turchia nel Mediterraneo orientale. Da allora, sottolinea Bruxelles, si è assistito a una progressiva de-escalation, oltre a un miglioramento delle relazioni tra Turchia e Grecia. Alla luce di queste evoluzioni, il Consiglio europeo ha approvato la ripresa del dialogo economico nell’aprile 2024. Giustamente si mandano “al gabbio gli avversari politic” e Bruxelles riprende le trattative. Non fa una piega!

La Commissione ribadisce tuttavia che i rapporti con Ankara devono rimanere ancorati a principi fondamentali: “Il rispetto dello stato di diritto, della democrazia, della libertà dei media e dei diritti umani è stato al centro del messaggio trasmesso durante il HLED”, si legge nella risposta ufficiale, che aggiunge: “Tali valori sono fondamentali per mantenere la fiducia economica e favorire un ambiente imprenditoriale stabile”.

La Commissione sottolinea infine che eventuali passi indietro sul piano dei diritti da parte del governo turco potrebbero compromettere l’attuazione della “positive agenda” delineata nella comunicazione congiunta del novembre 2023.