Contrasto alla violenza domestica. La regione approva le linee guida

Mario Nieddu, foto Sardegnagol
Mario Nieddu, foto Sardegnagol

La Regione Sardegna ha approvato le linee guida per la gestione delle situazioni familiari problematiche derivanti dalla prolungata condivisione degli spazi in seguito all’emergenza Covid-19, con l’obiettivo di rafforzare la rete antiviolenza e contrastare ogni abuso durante l’isolamento. 

Tra i primi a esprimere soddisfazione all’interno della Giunta Solinas per l’adozione del provvedimento, l’assessore della Sanità, Mario Nieddu: “Abbiamo rafforzato la rete territoriale contro la violenza domestica per dare risposte e un aiuto concreto a tutte le persone vittime di abusi che vivono situazioni familiari difficili e che, in conseguenza alle limitazioni adottate per l’emergenza, rischiano di trovarsi isolate e senza punti di riferimento”. 

“Dall’inizio dell’emergenza – prosegue l’esponente della Giunta Solinas – si registra una diminuzione delle denunce per maltrattamenti. Il nostro obiettivo è impedire che la condizione di isolamento possa costituire un freno alle richieste d’aiuto e, allo stesso tempo, portare alla luce tutte quelle situazioni di grave disagio e violenza dove a farne le spese sono le persone più fragili, le donne, i minori, i disabili e gli anziani”.

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Fra i servizi istituiti e operativi per l’ascolto e il supporto delle vittime di violenza, il numero verde ‘Filodiretto Psicoloogico Coronavirus’ 800.197.500, attivo tutti i giorni dalle 14 alle 20, il numero verde 800.630.622 istituito dal Dipartimento di Salute mentale dell’Ats, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 19, e il numero nazionale Antiviolenza donne 1522.

“In questa fase, particolarmente delicata sotto il profilo sanitario e sociale, è fondamentale stabilire e mantenere un contatto con tutte le situazioni critiche o potenzialmente critiche per poter intervenire tempestivamente anche con l’individuazione di alloggi, strutture o soluzioni, come il Reddito di Libertà, che consentano di allontanare o comunque proteggere le vittime da una condizione di pericolo e disagio. La rete costituisce la base per un sostegno stabile a favore delle vittime di violenza anche quando l’emergenza sarà superata”, conclude l’assessore.

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