Europa

Consiglio UE su Istruzione, Gioventù, Cultura e Sport: i ministri dei 27 Paesi parlano dei giovani.

Si è conclusa oggi la due giorni di lavori del Consiglio dell’Unione Europea dedicato a istruzione, gioventù, cultura e sport. I ministri dei 27 Paesi membri hanno approvato una serie di misure strategiche con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione europea in ambito educativo, promuovere la resilienza digitale tra i giovani, sostenere la cultura e valorizzare il ruolo dello sport.

Durante la sessione del 12 maggio, il Consiglio ha adottato due importanti provvedimenti nell’ambito del cosiddetto pacchetto sull’istruzione superiore. È stata approvata una raccomandazione su un sistema europeo di garanzia della qualità e riconoscimento dei titoli accademici, oltre a una risoluzione sull’etichetta per una laurea europea congiunta.

Secondo Andrzej Szeptycki, viceministro polacco dell’Istruzione superiore, si tratta di “un passo decisivo verso una laurea europea congiunta, che rafforzerà l’attrattività e la competitività dell’istruzione superiore europea a livello globale”.

L’etichetta europea verrebbe assegnata ai programmi congiunti sviluppati da università di almeno due Stati membri e mirerebbe a facilitare il riconoscimento automatico dei titoli. La roadmap proposta prevede tre fasi di implementazione entro il 2029

I ministri hanno anche adottato conclusioni sull’importanza di pratiche educative inclusive e incentrate sugli studenti, a partire dalla prima infanzia. L’obiettivo è rafforzare sistemi di istruzione più resilienti e accessibili per tutti, promuovendo l’apprendimento permanente e l’inclusione sociale.

Al centro del dibattito politico anche il ruolo dell’Unione delle Competenze nel rafforzamento dell’Area europea dell’Istruzione. I ministri hanno discusso come migliorare la governance e la coerenza tra le due iniziative, semplificando i processi decisionali e riducendo i carichi burocratici.

Il Consiglio ha poi posto l’accento sul crescente impatto della disinformazione online sulla salute mentale e sulla percezione dei giovani. La ministra polacca dell’Istruzione, Barbara Nowacka, ha sottolineato l’urgenza di agire a livello UE per potenziare le competenze digitali e mediatiche delle nuove generazioni. Purtroppo, poco e nulla si è parlato di sostegno al pluralismo dell’informazione e al contrasto con il crescente finanziamento dei media mainstream a scapito proprio delle realtà editoriali indipendenti.

I ministri hanno esaminato inoltre gli strumenti e azioni comuni per costruire una comunità giovanile europea consapevole e resiliente, anche attraverso l’educazione alla cittadinanza democratica e la promozione di un uso responsabile degli strumenti digitali.

Approvata anche una risoluzione sulla governance del Dialogo dell’UE con i giovani, aggiornata rispetto al quadro definito nel 2019.

La giornata conclusiva si è concentrata su cultura e sport. In mattinata, i ministri hanno approvato delle conclusioni sulla valutazione del quadro normativo per i servizi audiovisivi e discusso il progetto “Culture Compass” e il futuro del programma Europa Creativa.

Nel pomeriggio, infine, l’attenzione dei ministri Ue si sposterà sullo sport con l’approvazione di un documento su un approccio integrato tra attività fisica e contesto educativo, e un dibattito sul ruolo degli atleti come attori chiave nelle strategie di sviluppo sportivo.