Consiglio Regionale, numeri ballerini e memoria corta: il centrosinistra assente, e a salvare la Commissione è l’opposizione.
Scene da legislatura capovolta in Regione Sardegna. La maggioranza del “Campo largo”, che nella scorsa XVI legislatura non perdeva occasione per lanciare strali contro il centrodestra per l’assenza del numero legale in commissione, oggi si ritrova sul banco degli imputati per lo stesso identico motivo. Ma con una differenza: a salvare l’operatività delle istituzioni, stavolta, è l’opposizione.
Nel pomeriggio, la Terza Commissione “Bilancio e Programmazione”, dopo il precedente della proposta di legge sul Fine Vita (tanto cara ma solo ideologicamente al centrosinistra regionale), ha rischiato di saltare a causa della mancata presenza dei consiglieri della maggioranza di centrosinistra. A denunciare l’episodio, e con toni duri, è stato Alessandro Sorgia del gruppo Misto: “La Commissione ha potuto riunirsi solo grazie al senso di responsabilità dei consiglieri di opposizione. La maggioranza era clamorosamente assente, proprio mentre si discutevano temi fondamentali come l’emergenza idrica e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Un fatto grave, che si sta ripetendo con preoccupante regolarità”.
Stessa linea anche da Giuseppe Talanas (Forza Italia): “Le forze del Campo largo non hanno garantito il numero legale, nonostante la presenza dell’assessora Motzo per illustrare tre proposte di legge rilevanti. Un passo falso e una mancanza di rispetto verso le istituzioni e i cittadini”.
L’ironia della vicenda sta tutta nella memoria corta della maggioranza. Durante la scorsa legislatura, le opposizioni di centrosinistra non facevano passare giorno senza denunciare – a microfoni accesi – l’assenza di numero legale nelle commissioni, tacciando il centrodestra di disinteresse, disorganizzazione e inadeguatezza istituzionale (oddio, denunce mica tanto lontane dalla realtà). Oggi, al governo della Regione, sembrano aver dimenticato quegli slogan, finendo per inciampare negli stessi errori che tanto stigmatizzavano.