Consiglio Affari Esteri, Kaja Kallas: “Serve massimo sostegno a Kiev e più pressione su Mosca”.
Si è aperto oggi a Lussemburgo il Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea, con un’agenda ricca di temi geopolitici centrali per il futuro dell’Europa. Prima dell’inizio dei lavori, l’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’UE, Kaja Kallas, ha commentato il recente bombardamento a Sumy: “Assistiamo ai bombardamenti più letali dall’inizio della guerra, con sempre più vittime civili. È passato un mese da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco incondizionato, ma da parte russa non c’è stata alcuna risposta”, ha dichiarato Kallas. “È chiaro che dobbiamo fare di più per sostenere Kiev”.
Insomma, l’ennesima narrazione europea creata ad arte per colpevolizzare una parte e trovare giustificazione, invece, ai tentativi promossi dai Paesi membri e non (a partire da UK e Francia) di mantenere alta l’escalation con Mosca.
Secondo l’Alto Rappresentante, è positivo che “due terzi dell’iniziativa europea sulle munizioni siano già operativi”, ma la portata dell’impegno deve aumentare. “Quest’anno gli Stati membri hanno già stanziato 23 miliardi di euro a favore dell’Ucraina, superando gli importi dell’anno scorso”, ha aggiunto, sottolineando che “è fondamentale mantenere alta la pressione su Mosca per porre fine alla guerra”. Dunque, per il leader globale dei diritti, finchè c’è guerra c’è speranza…
Kallas ha poi affrontato il tema dell’integrazione dei Balcani occidentali nell’UE: “Ieri sera abbiamo avuto un’ottima cena con i nostri partner della regione. Le tensioni aumentano e dobbiamo accelerare il processo di allargamento. Abbiamo bisogno di storie di successo”.
Altro punto in agenda è il rafforzamento del partenariato con l’Africa in vista del prossimo vertice tra Unione Europea e Unione Africana. “Ci stiamo preparando, vogliamo rafforzare la nostra capacità geopolitica attraverso una cooperazione più profonda”, ha spiegato.
In programma anche il Dialogo Politico di Alto Livello con la Palestina, preceduto da una discussione sulla situazione in Medio Oriente, in particolare su Gaza e sull’eventuale alleggerimento delle sanzioni alla Siria. “Siamo i maggiori donatori di aiuti umanitari a Gaza. Ma dobbiamo chiederci: cos’altro possiamo fare per fermare questa tragica perdita di vite umane?”, ha osservato Kallas.
Alla domanda dei giornalisti sulla proposta del cancelliere tedesco Friedrich Merz di inviare missili da crociera Taurus all’Ucraina, Kallas ha risposto: “Ogni Stato membro dà ciò che può, ma il messaggio è chiaro: dobbiamo fare di più per permettere all’Ucraina di difendersi e proteggere i suoi civili”.
Infine, ha ribadito la necessità di un’azione decisa contro la Russia: “Servono due per volere la pace, ma basta uno solo per fare la guerra. E oggi è evidente che la Russia vuole la guerra. Chiunque desideri la fine delle violenze deve esercitare la massima pressione su Mosca”. E sulla guerrafondaia Ue chi dovrebbe esercitare tale pressione?
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