Cibersicurezza: accordo Parlamento europeo-Stati UE.

E’ stato raggiunto l’accordo sulla direttiva per le la cibersicurezza nell’UE (la NIS 2) tra il Parlamento europeo e il Consiglio.

La direttiva, proposta dalla Commissione europea nel 2020, disciplina i soggetti di medie e grandi dimensioni che operano in diversi settori cruciali per l’economia e la società, tra cui i fornitori di servizi pubblici di comunicazione elettronica, i servizi digitali, il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti, la fabbricazione di prodotti essenziali, i servizi postali e di corriere e la pubblica amministrazione. Con un ambito di applicazione più vasto grazie alle nuove norme che obbligheranno un maggior numero di soggetti e settori a prendere misure di gestione dei rischi di cibersicurezza, la direttiva contribuirà ad aumentare il livello di cibersicurezza in Europa nel medio e lungo termine.

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La direttiva NIS 2 rende anche più rigorosi i requisiti di sicurezza imposti alle imprese, tratta della sicurezza delle catene di fornitura e delle relazioni con i fornitori e prevede che l’alta dirigenza sia ritenuta responsabile in caso di mancato rispetto degli obblighi in materia di cibersicurezza; semplifica gli obblighi di notifica, introduce misure di vigilanza più rigorose per le autorità nazionali e obblighi di esecuzione più severi e intende armonizzare i regimi sanzionatori in tutti gli Stati membri. La direttiva contribuirà ad aumentare la condivisione delle informazioni e la cooperazione in materia di gestione delle crisi informatiche a livello nazionale e dell’UE.

“Le minacce informatiche si fanno più pericolose e complesse – ha dichiarato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno -. Era imperativo adattare il quadro della sicurezza alle nuove realtà e tutelare i nostri cittadini e le nostre infrastrutture. Nell’attuale panorama della cibersicurezza, è capitale poter cooperare e condividere tempestivamente le informazioni. Con l’accordo sulla NIS 2 – prosegue – aggiorniamo le norme per garantire un maggior numero di servizi essenziali alla società e all’economia. Si tratta quindi di un importante passo avanti”.

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L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale dei due colegislatori. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, la direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo e gli Stati membri la dovranno poi recepire nel diritto nazionale. Gli Stati membri avranno 21 mesi per recepire la direttiva nei rispettivi ordinamenti giuridici nazionali.

La prima normativa dell’UE sulla cibersicurezza, la direttiva NIS, entrata in vigore nel 2016, ha contribuito a conseguire un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informatici in tutta l’UE. Nel dicembre 2020 la Commissione ne ha proposto la revisione nell’ambito dell’obiettivo strategico principale di rendere l’Europa pronta per l’era digitale. Il regolamento dell’UE sulla cibersicurezza, in vigore dal 2019, ha apportato all’Europa un quadro di certificazione della cibersicurezza per prodotti, servizi e processi, rafforzando anche il mandato dell’Agenzia dell’UE per la cibersicurezza (ENISA).

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foto Skeeze da Pixabay