Caso Todde, Ennas: “La sentenza conferma l’inadeguatezza, ora si dimetta. Parola ai sardi”.
Si respira un eccesso di prudenza dalle parti delle forze politiche sarde, oggi irriconoscibili nei modi e nei toni verso il respingimento del ricorso della Governatrice Todde sulla decadenza. Un “silenzio stampa” per ampi versi comprensibile per la maggioranza, meno per l’opposizione (nulla di nuovo visti gli ectoplasmi presenti sugli scranni del centrodestra), uscita sugli scudi solo con una dichiarazione del segretario regionale della Lega in Sardegna, Michele Ennas, per il quale la sentenza odierna “conferma ciò che denunciamo da mesi: Alessandra Todde deve fare un passo indietro per manifesta incompetenza e mancato rispetto delle regole”. Un parere condiviso anche tra i non elettori del partito di Salvini…
Secondo Ennas, il governo regionale guidato da Todde sarebbe “da oltre un anno impantanato, incapace di offrire una direzione chiara e concreta all’azione politica”. Una maggioranza, insomma, inconsistente e “più attenta a salvare sé stessa che a governare per il bene dei sardi”. Manovra finanziaria e assestamenti di bilancio docet!
“Un pasticcio senza precedenti”, ha affermato poi il leader leghista, che punta il dito contro quello che definisce “il partito della trasparenza solo a parole”, accusandolo di non essere stato in grado di dare il buon esempio.
“A pagare il prezzo di questo caos sono, come sempre, i cittadini”, prosegue Ennas, ribadendo la richiesta di dimissioni immediate da parte della presidente Todde: “Non ha più alcuna legittimazione politica né istituzionale. È tempo di restituire la parola agli elettori. I sardi meritano un governo serio, stabile e capace di affrontare con competenza le sfide dell’isola”.
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