Caso Thierry Breton: polemiche sul nuovo ruolo alla Bank of America dell’ex commissario europeo.
L’autorizzazione della Commissione Europea all’ex Commissario per il Mercato Interno, Thierry Breton, per un incarico di consulenza presso il Global Advisory Board di Bank of America, ha sollevato un acceso dibattito tra eurodeputati e osservatori politici.
Nonostante gli articoli 245 e 339 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea impongano agli ex commissari di agire con integrità e discrezione e di non divulgare informazioni coperte da segreto professionale, la Commissione ha comunque dato il via libera al nuovo incarico di Breton.
Diversi europarlamentari hanno sottolineato un’evidente contraddizione: da un lato, Breton non potrebbe utilizzare le informazioni acquisite durante il suo mandato, ma dall’altro è proprio la sua esperienza da Commissario che lo ha reso un candidato appetibile per Bank of America.
La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha risposto alle critiche sottolineando che gli ex commissari hanno il diritto di continuare la loro carriera professionale, purché rispettino le norme di integrità e riservatezza. La Commissione ha inoltre ribadito che l’Ethical Committee, incaricato di valutare questi casi, opera in modo indipendente e non necessita di modifiche.
In merito ai compensi di Breton, la Commissione ha dichiarato di non aver chiesto dettagli sui rimborsi per i tre giorni di lavoro annui presso Bank of America, affermando che questi non influiscono sulla valutazione della compatibilità del ruolo.
Il caso riapre il dibattito sulla porta girevole tra politica e grandi aziende e sull’efficacia delle regole europee per prevenire conflitti d’interesse. Danneggia la reputazione dell’UE l’ingresso di un ex Commissario in un istituto precedentemente sanzionato dall’Unione?
foto europarl.europa.eu