Carbon Tax, il Parlamento UE alleggerisce le regole per le PMI: sì alla soglia minima di 50 tonnellate.
Con 564 voti favorevoli, 20 contrari e 12 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato oggi le modifiche al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), uno degli strumenti chiave dell’Unione per contrastare le emissioni globali di CO₂ e prevenire la delocalizzazione industriale. Le novità, inserite nel pacchetto legislativo “Omnibus I” proposto dalla Commissione lo scorso febbraio, puntano a ridurre gli oneri amministrativi per piccoli importatori e imprese, mantenendo inalterata l’efficacia ambientale del provvedimento.
La modifica principale riguarda l’introduzione di una soglia minima di 50 tonnellate per l’applicazione del CBAM. Questo significa che circa il 90% degli importatori – in larga parte PMI e soggetti che operano occasionalmente – sarà escluso dagli obblighi del meccanismo. Una misura che mira a rendere il sistema più proporzionato, senza però compromettere gli obiettivi ambientali: il 99% delle emissioni coperte dal CBAM continuerà infatti a essere regolamentato, in particolare nei settori dell’acciaio, ferro, alluminio, cemento e fertilizzanti.
Le nuove norme semplificano anche le procedure per gli operatori economici coinvolti: autorizzazioni più snelle per i dichiaranti, metodi semplificati di calcolo delle emissioni e regole più chiare per la gestione delle responsabilità finanziarie. Rafforzate inoltre le misure anti-abuso, a tutela del corretto funzionamento del sistema.
Con il via libera dell’Aula, si apre ora la fase dei negoziati con il Consiglio dell’UE per arrivare alla definizione del testo definitivo. La Commissione prevede di riesaminare l’efficacia e la portata del CBAM nel 2026, valutando anche un’eventuale estensione ad altri settori a rischio delocalizzazione.
L’obiettivo è duplice: evitare che le industrie europee si trasferiscano in Paesi con standard ambientali meno rigorosi e spingere le economie extra-UE ad adottare politiche climatiche più ambiziose.
foto europarl.europa.eu