Calano le domande di asilo in UE: segnali di rallentamento nel 2024 e nel primo trimestre 2025.
I nuovi dati diffusi da Eurostat mostrano una significativa diminuzione nelle richieste di asilo e concessioni di protezione temporanea nell’Unione Europea, evidenziando un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti.
Nel 2024, 912.415 cittadini non appartenenti all’UE hanno presentato per la prima volta una domanda di asilo nei Paesi membri, in calo del 13,1% rispetto al 2023 (quando erano 1.049.508). Parallelamente, il numero di persone fuggite dall’Ucraina che hanno ottenuto protezione temporanea è sceso a 780.280, con una flessione del 26,1% rispetto all’anno precedente.
Nel primo trimestre del 2025, sono state registrate 183.809 nuove domande di asilo e 136.113 concessioni di protezione temporanea, segnando un calo rispettivamente del 23,5% e del 30,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Numeri che consolidano il trend discendente già emerso lo scorso anno.
Nel 2024, ancora, si sono registrate 2 domande di asilo ogni 1.000 abitanti nell’UE, mentre i beneficiari di protezione temporanea sono stati 1,7 ogni 1.000 abitanti.
I siriani si confermano come il gruppo più numeroso tra i richiedenti asilo, con 148.185 domande (16,2% del totale UE), seguiti da venezuelani (72.790), afghani: 72.240, colombiani (50.320) e turchi (46.840)
Il tasso di riconoscimento alla prima istanza varia sensibilmente: i siriani hanno ottenuto lo status di protezione nel 91,5% dei casi, contro il solo 7% per i colombiani. Tassi inferiori al 20% sono stati registrati anche per cittadini provenienti da Georgia, Marocco, Egitto, Tunisia, Senegal, Perù, Bangladesh e Turchia.
La riduzione delle domande potrebbe essere legata sia a fattori geopolitici sia alle politiche più restrittive messe in atto da diversi Paesi membri.