Cagliari, ecco Guido Angelozzi.
È iniziata ufficialmente la nuova stagione del Cagliari con la presentazione alla stampa del direttore sportivo Guido Angelozzi, affiancato dal neoallenatore Fabio Pisacane. Nella sala stampa dell’Unipol Domus, a fare gli onori di casa è stato il direttore generale Stefano Melis: “Iniziamo questa nuova stagione con entusiasmo e soddisfazione, per me è un onore aprire in prima persona questo nuovo capitolo. Mister Pisacane e il direttore Angelozzi saranno due protagonisti indiscutibili della prossima annata, a loro vanno i migliori auspici per un lavoro da portare avanti tutti insieme con passione e competenza”.
Guido Angelozzi si è mostrato carico e determinato fin dalle prime battute ufficiali: “Ci conosciamo da anni, abbiamo la stessa idea di calcio. Lavorare con i giovani è la nostra strada. Ci sarà da avere pazienza, ma ci divertiremo. Ve lo prometto. Tutti insieme: la proprietà, la dirigenza, il mister, lo staff, l’ambiente nella sua complessità possono spingere il Cagliari verso traguardi che esaltino davvero. Abbiamo una base solida, anche grazie al lavoro di Nereo Bonato di cui raccolgo l’eredità, personalmente ho tanta energia dentro, sento di poter fare un bel lavoro, col supporto di chi collabora con me, ed è una bella sensazione. Promesse? Solo rispetto per le persone e il loro lavoro, grande dedizione per la causa. Come arrivo a Cagliari? Giulini mi ha chiamato di lunedì sera, io il martedì dovevo firmare per un’altra Società. Ho seguito il cuore. Perché essere qui per me è bellissimo. Ringrazio Giulini e anche Maurizio Stirpe per avermi liberato pur essendo sotto contratto. Io sono un uomo di campo, e lì mi troverete sempre. Quando il Cagliari avrà bisogno, Guido Angelozzi ci sarà”.
Sulle possibili uscite, il direttore non si è nascosto: “Zortea? È sicuramente un giocatore forte, ha mercato, se arriva un’offerta la valuteremo come vale per altri calciatori, ma l’idea è tenere quasi tutti”, ha spiegato Angelozzi., che puntualizza: “Detto ciò, se qualcuno dovesse chiedere di andare via per un’altra proposta, ci siederemmo e capiremmo il da fare. A me i giocatori scontenti non piacciono: chi resta a Cagliari lo deve fare con entusiasmo”.
Tra certezze e nuovi arrivi, il Cagliari riparte da colonne importanti. “Abbiamo già tanti elementi di esperienza: Pavoletti è l’anima, Deiola un esempio. Mina e Luperto portano esperienza. E poi Caprile, Adopo e altri ragazzi giovani ma già rodati e con buon vissuto ad alto livello. È una base solida, serve solo completarla nel modo giusto. Prenderemo qualcuno, ma non uno uguale a chi è andato via, pensiamo a Makoumbou. Ci serve un centrocampista completo, capace di fare le due fasi e coprire più ruoli, lavoreremo con attenzione per cercare di non sbagliare”.
Nessun volo pindarico, dunque, ma piedi ben saldi a terra: La Serie A è tosta, con neopromosse ricche e ambiziose. L’obiettivo è restare in categoria, se poi riusciremo a raggiungerlo prima del dovuto, allora si potrà puntare a qualcosa di ulteriore. Ma teniamo i piedi per terra, conosciamo i nostri valori e quello che deve essere il nostro percorso. Qualche cessione la faremo, così come gli innesti, è normale e vale per tutte le rose, senza però bruciare le tappe perché siamo appena al 3 luglio”.
foto Cagliari Calcio/Valerio Spano