Cagliari celebra la ‘Giornata Europea della Giustizia Civile’.

In tutta Europa si è celebrata la “Giornata Europea della Giustizia Civile”, ideata nel lontano 2003 per migliorare l’accesso del cittadino al servizio giudiziario, la conoscenza dei propri diritti e la comprensione del funzionamento della giustizia civile.

Il Tribunale per i Minorenni di Cagliari, per celebrare la Giornata Europea della Giustizia Civile, ha organizzato l’incontro sul tema “disagio giovanile: uso e abuso delle sostanze alcoliche e stupefacenti”.

L’evento , tenutosi presso l’Aula di Udienza in via Dante a Cagliari, ha coinvolto, oltre agli addetti ai lavori della giustizia civile del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, insigni rappresentanti del mondo scientifico, come il Prof. Gianluigi Gessa e una rappresentanza delle istituzioni militari, nonché la Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis. Per il Comune di Cagliari era presente Rita Dedola, Assessore del Comune di Cagliari con delega alle Politiche Giovanili, impegnata fin dall’inizio del suo mandato ad affrontare il tema del disagio giovanile in città.

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“Cagliari sta vivendo un momento delicato. Sempre più preoccupante è l’emergenza legata all’uso di droghe sintetiche e alcol e si registra, anche, un forte aumento di episodi di bullismo e cyberbullismo. I nostri adolescenti devono essere aiutati e supportati con politiche di informazione sui danni che il ricorso a droga e alcol comporta; devono essere aiutati regalando loro spazi di aggregazione in cui stare. Tutto questo assieme a politiche di inclusione sociale serie”.

L’incontro ha visto la partecipazione degli studenti di alcune scuole superiori che hanno assistito con interesse alla lectio magistalis del Prof. Gianluigi Gessa che ha spiegato perché il cervello dell’adolescente è più vulnerabile alle droghe. L’insigne scienziato ha evidenziato che fino ai 22 anni il cervello è in evoluzione. In particolare è stato spiegato che l’adolescenza è un’età in cui non si è ancora sviluppata la corteccia pre-frontale, cioè quella parte del cervello che è in grado di mettere un freno al sistema limbico; in questo modo si sperimenta il desiderio spasmodico senza alcun freno che inibisce l’azione. Esiste, dunque, una ragione fisiologica che connota l’età adolescenziale come un’età a rischio.

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Il professore ha poi spiegato perché le droghe producono dipendenza: i neuroni smettono di produrre le sostanze naturali, come le endorfine o la dopamina, c’è una richiesta continua di queste sostanza ma il cervello non è più in grado di produrle naturalmente perché l’uso di droghe e alcol ha sostituito la produzione naturale con quella artificiale.
Occorre mettere i giovani nelle condizioni di sperimentare emozioni coerenti con il desiderio, così non sentiranno il bisogno di ricorrere alle droghe.

L’assessore Dedola, avvocato di grande esperienza, ha sottolineato, inoltre, come “Per troppo tempo la città di Cagliari è rimasta senza politiche giovanili di sostegno; stiamo lavorando per intercettare i giovani cagliaritani e aggregarli in contesti sani. La parola d’ordine è “più sinergie tra le forze in campo”: addetti ai lavori, istituzioni, scuole, famiglia, contesti sportivi. Solo così i nostri adolescenti potranno sperimentare e vivere emozioni genuine e non avere la voglia e la necessità di ricorrere a droghe e alcol per raggiungere situazioni di benessere”.

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