Banchi a rotelle, Laura Scalfi: “Milioni sperperati”.

Tra le diverse iniziative registrate nel corso della pandemia per riportare gli alunni e le alunne alla didattica in presenza, merita un particolare posto nel podio delle assurdità la decisione del Governo Conte – summa dell’inutile deriva populistica italiana – di acquistare i famigerati banchi monoposto a rotelle. Una scelta (ormai sottaciuta dalla claque pentastellata), commentata recentemente da Laura Scalfi di Azione: “Dopo due anni di pandemia tiriamo le somme. Dovevano salvare la scuola e invece ci troviamo con milioni di banchi a rotelle monoposto e centinaia di milioni sperperati, senza però arginare in modo strutturale e radicale il problema virus”.

Ad aggiungersi alle spese inutili e ridicole per la ‘prevenzione a rotelle’ – prosegue l’esponente del partito di Calenda – arriva in questi giorni la beffa con il Decreto Riaperture e le presunte attività di supporto all’Istituzione scolastica destinate ai docenti che hanno deciso di contrastare la diffusione del virus non vaccinandosi. Il ritorno alla normalità per la scuola sarebbe dovuto corrispondere a un aumento del numero di insegnanti di ruolo, regolarizzando i molti precari e dotando le scuole di spazi a norma e in sicurezza. L’assurdità è che in molti istituti gli spazi ci sarebbero ma sono stati resi magazzini provvisori per sedie e banchi di vecchia generazione, o anche per i famosi scrittoi a rotelle firmati cinque stelle”.

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Una crisi nella crisi, alla luce dell’infelice trend collegato al fenomeno Neet in Italia: “Con la ‘crisi scolastica’ il numero dei NEET è aumentato tanto che nel giro di due anni si è passati dal 22.1% al 23.3%. Questi sono dati che ci invitano a riflettere sullo stato in cui versa il nostro sistema scolastico e sulle forti ripercussioni che abbiamo sul mercato del lavoro”.

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