Azerbaigian, repressione della libertà di stampa sotto il regime Aliyev.
La libertà di stampa in Azerbaigian (Paese partner della democratica UE) continua a subire un duro colpo, con una repressione sempre più marcata che negli ultimi mesi del 2024 ha praticamente azzerato il giornalismo indipendente nel Paese. A denunciarlo sono i media locali e le organizzazioni internazionali per i diritti umani, che accusano il regime di Ilham Aliyev di arrestare i giornalisti per il solo fatto di svolgere il proprio lavoro.
Le autorità azere hanno adottato, infatti, un meccanismo repressivo basato su accuse di natura economica: presunte importazioni illegali di valuta estera sotto forma di contanti o sovvenzioni provenienti dall’estero, sfruttando la legittima ricezione di finanziamenti internazionali da parte dei media indipendenti per criminalizzare l’attività giornalistica, arrivando ad accusare i cronisti di reati gravi come l’alto tradimento.
Nel contempo, l’Unione Europea continua a rafforzare la sua cooperazione energetica con l’Azerbaigian, Paese da cui attualmente importa oltre il 7% del proprio gas naturale, con l’obiettivo di raddoppiare tale quota entro il 2027 per ridurre la dipendenza dalla Russia.
Sul tema, l’eurodeputato Fulvio Martusciello (PPE) ha interrogato la Commissione europea sul delicato equilibrio tra la volontà di espandere la collaborazione energetica con Baku e la necessità di non tacere davanti alla crescente repressione della libertà di stampa nel Paese.
Ma, ad oggi, non è pervenuta la minima risposta da parte dell’Esecutivo von der Leyen.
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