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Auto vecchie, ispezioni più frequenti: l’UE propone il controllo tecnico annuale oltre i 10 anni.

La Commissione europea ha recentemente proposto una revisione delle norme sulla revisione periodica dei veicoli, che potrebbe avere un impatto economico significativo per milioni di automobilisti europei. Al centro del dibattito, l’introduzione dell’obbligo di ispezione tecnica annuale per tutti i veicoli con più di dieci anni di età, in sostituzione dell’attuale verifica biennale prevista dalla normativa vigente.

A sollevare la questione è stato l’eurodeputato ceco Ondřej Dostál (NI), attraverso un’interrogazione parlamentare in cui ha espresso forti preoccupazioni sull’effetto economico e amministrativo che tale misura potrebbe avere, soprattutto nei Paesi dell’Europa centrale e orientale. In Repubblica Ceca, ad esempio, il parco auto circolante conta circa 6,7 milioni di veicoli con un’età media di 17 anni: ciò si tradurrebbe in milioni di controlli in più ogni anno, con costi stimati tra i 50 e i 100 euro per ispezione, e un potenziale aggravio per le famiglie nell’ordine di miliardi di euro.

Dostál chiede se la Commissione abbia condotto una valutazione di impatto Paese per Paese, e se intenda pubblicarne i risultati, anche per verificare la proporzionalità della misura proposta. In particolare, l’eurodeputato ha messo in discussione la razionalità economica dell’intervento, domandando se le risorse impiegate per le ispezioni frequenti non sarebbero meglio destinate a settori come la sanità pubblica o l’urbanistica, per migliorare la qualità della vita e la sicurezza in modo più efficace.

La Commissione, che punta con questa proposta ad aumentare la sicurezza stradale e ridurre l’inquinamento causato dai veicoli più vecchi, non ha ancora risposto ufficialmente all’interrogazione.