Attacco hacker, Francesco Boccia: “Pubblica Amministrazione a rischio ransomware”. Barbara Cittadini: “Campanello d’allarme, tutelare dati sanitari”.

Francesco Boccia, deputato PD ed ex ministro per gli Affari Regionali, oggi è intervenuto sul recente attacco informatico che ha colpito il  sistema informatico regionale del Lazio.

“Nonostante l’eccellente lavoro quotidiano della polizia postale, è evidente che l’attacco hacker al Colonial Pipeline dello scorso maggio doveva servire da monito, ma così non è stato. La sicurezza informatica nella società digitale è una priorità assoluta e di Stato. Se davvero si vuole cambiare rotta nella Pubblica amministrazione e mettere in sicurezza i dati dei cittadini del nostro Paese, sviluppatori e informatici devono entrare secondo logiche di mercato e lavorare gomito a gomito con le autorità. Se, invece, per assumere un giovane sviluppatore in un ente locale o in un ministero ci vogliono mesi, se non anni, e gli diamo salari inadeguati per quelle competenze, come se le attività fossero tutte uguali, non costruiremo mai una generazione di eccellenze digitali nella PA e non saremo mai sicuri fino in fondo”.

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“Se non si corre subito ai ripari – conclude – quello che è accaduto alla Regione Lazio può essere solo l’inizio. I giovani e le università ci sono da tempo, manca all’appello la PA e, in generale, un impegno forte e comune in Europa sulla cyber security”.

Barbara Cittadini
Barbara Cittadini

La debaclè registrata dal sistema informatico regionale del Lazio è stata commentata in serata anche dalla presidente dell’Associazione italiana ospedalità privata, Barbara Cittadini: “L’attacco hacker è un preoccupante campanello d’allarme per il futuro, per la sicurezza e la tutela dei dati sanitari. Occorre promuovere in tempi rapidi uno sviluppo digitale dei servizi offerti. Non solo la componente di diritto pubblico della sanità, ma anche quella di diritto privato può essere ugualmente messa a rischio da eventuali intrusioni hacker. Noi siamo pronti a investire sulla formazione del personale e su nuove figure professionali, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza cibernetica, un tema che sta assumendo grande rilievo”.

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In questa direzione, precisa Cittadini, “la nascita di un’Agenzia nazionale sulla cybersicurezza è un segnale importante da parte del Governo. Occorre preservare e tutelare la privacy dei pazienti e allo stesso tempo garantire la massima integrità degli archivi. Auspico che con le risorse comunitarie del Pnrr si possano sviluppare utili progetti di difesa, avviando un’attività di formazione mirata e diffusa, considerato anche il vertiginoso aumento dei casi di reati informatici”.