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Artizzu (Sogin): “Siamo pronti a gestire i nuovi impianti nucleari”.

Il nucleare torna al centro del dibattito sull’energia in Italia, e Sogin si candida a giocare un ruolo da protagonista. Lo ha ribadito Gian Luca Artizzu, amministratore delegato della società pubblica responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani, intervenendo al convegno “Transizione Energetica e l’Industria del Nucleare 2025”.

Durante la tavola rotonda dedicata alla filiera nazionale del nucleare, Artizzu ha sottolineato come “il settore si trovi oggi in uno scenario di grande trasformazione, nel quale l’energia nucleare può tornare a essere una risorsa strategica accanto alle rinnovabili”.

“Sogin – ha ricordato – è l’unica realtà italiana ad avere lo status di Collaborating Centre con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), e siamo pronti a mettere il nostro know-how a disposizione del Paese per la futura conduzione di nuovi impianti nucleari”.

Un impegno che passa anche dalla formazione. “Con la nostra Scuola, centro di eccellenza per la cultura e le competenze nucleari – ha aggiunto Artizzu – entro il 2026 formeremo 40 professionisti, italiani e internazionali, nel campo del decommissioning e delle tecnologie emergenti del settore”.

Per il numero uno di Sogin, rilanciare la filiera nazionale significa “creare un sistema industriale maturo, in grado di prendere decisioni di lungo periodo, sostenuto da un quadro normativo stabile e coerente”. E ha concluso: “Il nucleare non è soltanto una risposta energetica: è un asset fondamentale per la competitività e lo sviluppo economico del Paese”.