Allarme dipendenza da schermi nei minori: la Commissione Ue avvia indagini e prepara nuove misure di tutela.
Cresce la preoccupazione in Europa per l’impatto che l’esposizione eccessiva a schermi e piattaforme digitali sta avendo sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale dei minori. A sollevare l’allarme è stato l’eurodeputato indipendente Nikolaos Anadiotis, che ha interrogato la Commissione europea sull’effettiva applicazione delle norme previste dal Digital Services Act (DSA), in vigore per tutti i fornitori di servizi digitali dal 17 febbraio 2024.
Secondo Anadiotis, molte piattaforme digitali non adottano ancora misure efficaci per limitare l’accesso dei minori a contenuti illeciti o dannosi, con ricadute negative sulla salute mentale e sull’educazione affettiva dei più giovani. Da qui la richiesta di chiarimenti alla Commissione su indagini in corso, regolamentazione degli algoritmi e promozione della cittadinanza digitale consapevole.
Nella risposta ufficiale, la commissaria Henna Virkkunen ha confermato che la tutela dei minori online rappresenta una priorità assoluta per Bruxelles. “Il DSA ha introdotto standard senza precedenti in termini di responsabilità delle piattaforme, soprattutto verso i minori”, ha spiegato, annunciando che sono già state avviate procedure formali nei confronti di TikTok, Instagram e Facebook, sospettate di violazioni legate agli effetti nocivi dei loro sistemi sugli utenti più giovani.
La Commissione, in collaborazione con i Coordinatori nazionali dei servizi digitali, continua a monitorare l’intero ecosistema online. Intanto è in fase di elaborazione un insieme di linee guida specifiche per la protezione dei minori, che supporteranno le piattaforme nell’adeguarsi pienamente alle disposizioni del DSA.
Nel medio termine, l’esecutivo europeo sta preparando il Digital Fairness Act, un nuovo pacchetto normativo che affronterà temi chiave come il marketing degli influencer rivolto ai minori, i meccanismi di design che inducono dipendenza, la personalizzazione spinta dei contenuti e le cosiddette dark patterns.
A livello educativo, la Commissione rilancia la strategia Better Internet for Kids (BIK+), che sostiene genitori, insegnanti e bambini con programmi di alfabetizzazione digitale, centri Internet sicuri e iniziative contro il cyberbullismo. In questo contesto, è in arrivo una nuova versione delle linee guida per gli educatori, aggiornata con focus su intelligenza artificiale, social media e tecniche di “pre-bunking”.
Infine, è in preparazione un’inchiesta a livello UE sull’impatto dei social media sulla salute mentale dei giovani, con l’obiettivo di aprire un dibattito pubblico fondato su dati certi.
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