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Afghanistan, il Pentagono riapre l’indagine sul ritiro USA: incaricato un team speciale.

A oltre tre anni dal caotico ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha annunciato oggi l’avvio di una nuova indagine interna sull’operazione che ha segnato uno dei momenti più controversi della politica estera americana recente.

L’uscita dal Paese asiatico, avvenuta nell’agosto 2021 sotto l’amministrazione Biden, culminò con l’attentato suicida all’Abbey Gate dell’aeroporto di Kabul, in cui persero la vita 13 militari statunitensi e circa 170 civili afghani. L’episodio suscitò indignazione e richieste di responsabilità, soprattutto da parte di Donald Trump, che aveva promesso giustizia per quanto accaduto.

“Oggi manteniamo quella promessa”, ha dichiarato Hegseth. “Dobbiamo la verità al popolo americano e ai nostri combattenti che hanno servito in Afghanistan.”

Per guidare il riesame, Hegseth ha incaricato Sean Parnell, Consigliere senior e già Assistente del Segretario alla Difesa per la comunicazione pubblica. Veterano decorato, Parnell ha trascorso 485 giorni in servizio in Afghanistan, dove fu gravemente ferito insieme alla sua unità. Il suo compito sarà quello di riesaminare in profondità le precedenti indagini condotte dal Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) durante l’amministrazione Biden, con particolare attenzione alle decisioni che portarono al disastro di Abbey Gate.

Accanto a Parnell faranno parte del comitato speciale anche il tenente colonnello Stuart Scheller, ufficiale dei Marines noto per le sue critiche pubbliche alla gestione del ritiro, e Jerry Dunleavy, giornalista e co-autore di un’inchiesta condotta dalla Commissione Affari Esteri della Camera.

Il team avrà il compito di analizzare documenti, fonti, testimonianze e catene di comando coinvolte, per ricostruire nei dettagli gli eventi che portarono a uno dei momenti più bui della recente storia americana.

“La nostra missione è fare luce su ciò che è davvero accaduto”, ha affermato Parnell. “Informeremo l’opinione pubblica in modo trasparente”.

foto Air Force Staff Sgt. Brittany A. Chase, DOD