Aeroitalia annuncia azioni legali, ma i consiglieri regionali non arretrano: “Difendiamo il diritto alla mobilità dei sardi”.
La tensione sulla continuità territoriale aerea si è riproposta oggi con lo scontro aperto tra Aeroitalia e alcuni rappresentanti del Consiglio regionale. La compagnia aerea ha annunciato infatti l’intenzione di intraprendere azioni legali contro i tre consiglieri Francesco Agus, Ivan Piras e Stefano Schirru, accusandoli di aver rilasciato dichiarazioni “diffamatorie” sull’operato dell’azienda. Ma i destinatari dell’annuncio non solo non arretrano, ma rilanciano con fermezza.
“Ho ricevuto a mezzo stampa quella che, in termini giuridici, si chiama intimidazione“. Così ha esordito Francesco Agus, consigliere dei Progressisti, commentando il comunicato con cui Aeroitalia ha preannunciato azioni legali contro di lui e altri colleghi per le critiche espresse sulla gestione del servizio di continuità territoriale da Cagliari e Olbia verso Roma Fiumicino.
Agus difende il contenuto delle sue dichiarazioni: “Ho denunciato gravi disservizi che in queste settimane sono sotto gli occhi di tutti. Ho detto, e lo ribadisco, che non si era mai visto un servizio così inadeguato. Davanti a una compagnia che non rispetta gli impegni, è legittimo – e doveroso – chiedersi se esistano alternative”.
Il consigliere chiarisce di non aver mai voluto attaccare il personale operativo di Aeroitalia: “La mia solidarietà va ai lavoratori che ogni giorno devono gestire disagi non causati da loro. Il mio è un atto di responsabilità verso i cittadini che, per lavoro, salute o affetti, dipendono da questo servizio essenziale”.
E rincara: “Si tratta del diritto costituzionale alla mobilità dei sardi, che non può essere subordinato al desiderio di mettere a tacere le critiche con comunicati minacciosi. Le tante segnalazioni di cittadini, agenzie di viaggio, stampa e turisti non sono piagnistei di ‘isolani privilegiati’, ma il sintomo di un problema reale”.
Agus si dice disponibile a un confronto diretto con la compagnia: “Anche domani, se vogliono. Ma non intendo arretrare di un millimetro”.
Trasparenza e sicurezza non sono un attacco, ma un dovere, per Stefano Schirru (Alleanza Sardegna), chiamato in causa dalla compagnia aerea Aeroitalia: “Le critiche che ho espresso nei giorni scorsi non erano e non sono rivolte al personale della compagnia, tantomeno ai lavoratori che quotidianamente operano con serietà e professionalità. Al contrario, riconosco e rispetto pienamente l’impegno di piloti, assistenti di volo, tecnici e operatori aeroportuali, e di tutti coloro che contribuiscono a realizzare un settore così strategico”.
Il passo è breve per l’affondo: “Anziché perdere tempo in denunce inutili, Aeroitalia e i suoi vertici rispondano nel merito. Perché ci sono stati tutti questi inconvenienti? Perché è difficilissimo trovare un volo da e per la Sardegna? Perché i voli da e per la Sardegna vengono sbattuti nella più lontana piazzola degli aeroporti? Aeroitalia rispetta scrupolosamente il capitolato della gara che ha vinto?”.
Uno scontro destinato a proseguire
La vicenda rischia ora di finire nelle aule giudiziarie, ma il confronto politico è tutt’altro che chiuso. Se da un lato Aeroitalia accusa i consiglieri di aver messo in dubbio la sua reputazione, dall’altro le istituzioni regionali rivendicano il dovere di controllo su un servizio che incide direttamente sulla vita di migliaia di cittadini.
Nel frattempo, il malcontento cresce tra i viaggiatori sardi, alle prese con cancellazioni, ritardi, carenza di voli e tratte difficilmente accessibili. E la continuità territoriale, da diritto fondamentale, sembra trasformarsi sempre più in un campo di battaglia politico e legale.