Europa

Accordo USA-Regno Unito: al via la nuova intesa.

Gli Stati Uniti d’America e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord hanno ufficialmente raggiunto l’accordo (l’Economic Prosperity Deal) mirato a rafforzare la “relazione speciale” tra i due Paesi attraverso una cooperazione economica più stretta.

Il documento introduttivo, pubblicato congiuntamente dai due governi, definisce i principi generali dell’intesa che punta a tre obiettivi principali: aumentare la qualità e la quantità degli scambi commerciali, rimuovere le barriere per imprese e investitori, e consolidare una partnership economica orientata al futuro, fondata su valori condivisi e sicurezza economica.

Tra i primi impegni, gli Stati Uniti e il Regno Unito prevedono riduzioni reciproche dei dazi su beni strategici. Il Regno Unito si impegna a eliminare il dazio del 20% sulle esportazioni statunitensi di carne bovina e a creare un contingente tariffario duty-free da 13.000 tonnellate. In cambio, Washington riassegnerà al Regno Unito una quota equivalente del proprio contingente tariffario. Inoltre, Londra offrirà un contingente preferenziale per l’importazione di 1,4 miliardi di litri di etanolo statunitense.

Gli Stati Uniti istituiranno una quota di 100.000 veicoli britannici importabili con dazio al 10%, e lavoreranno a un’intesa su acciaio e alluminio che prevede quote preferenziali a condizione che Londra rispetti i requisiti americani sulla sicurezza della filiera e sulla proprietà degli impianti.

Sono inoltre previste future trattative su settori sensibili come quello farmaceutico, subordinatamente ai risultati delle indagini statunitensi in materia di sicurezza (Sezione 232) e al rispetto dei requisiti di tracciabilità da parte britannica.

L’accordo affronta anche le barriere non tariffarie, con un impegno congiunto a migliorare l’accesso ai mercati agricoli. Entrambi i Paesi ribadiscono il rispetto dei propri standard sanitari e fitosanitari e lavoreranno insieme per rafforzare la cooperazione agricola e facilitare i programmi di verifica delle esportazioni.

Inoltre, sarà garantito un trattamento equo agli organismi di valutazione della conformità, e si lavorerà alla firma di nuovi Accordi di Mutuo Riconoscimento (MRA) per prodotti industriali e servizi. Previsti anche confronti su standard internazionali e su enti di normazione riconosciuti da entrambe le parti.

Tra i pilastri dell’EPD vi è la digitalizzazione. Stati Uniti e Regno Unito confermano l’intenzione di negoziare disposizioni avanzate sul commercio digitale, che comprenderanno anche i servizi finanziari. Previsti accordi su digitalizzazione delle procedure, scambi senza carta e semplificazione delle pratiche doganali.

L’accordo rafforza anche l’allineamento su tematiche legate alla sicurezza economica: controllo degli investimenti esteri, sicurezza dei fornitori ICT, esportazioni sensibili e contrasto alle pratiche di elusione doganale saranno gestiti con strumenti congiunti. Previsto il rispetto degli impegni esistenti in materia di appalti pubblici, con una particolare attenzione alle nuove regole introdotte dal Regno Unito nel Procurement Act 2023.

Le due nazioni si impegnano a identificare costantemente nuovi settori di collaborazione economica, con particolare attenzione alle industrie strategiche e alla difesa. L’obiettivo è aumentare l’integrazione tra le economie, coinvolgendo il settore privato e sfruttando le politiche pubbliche.

Il patto prevede anche l’avvio di discussioni su temi chiave come la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, le pratiche del lavoro (incluso il contrasto al lavoro forzato), e le politiche ambientali. Il Regno Unito conferma inoltre l’intenzione di rappresentare anche gli interessi dei propri territori d’oltremare nell’ambito dell’accordo.

foto Andreas H. da Pixabay.com