Accordo UE–USA sui dazi: intesa politica, ma senza base legale vincolante.
L’intesa annunciata lo scorso luglio tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente statunitense Donald Trump su dazi, settori strategici, energia e difesa non è ancora un accordo giuridicamente vincolante. A chiarirlo è stato il vicepresidente della Commissione Maroš Šefčovič, rispondendo a un’interrogazione parlamentare che chiedeva conto della legittimità del cosiddetto “accordo concluso con una stretta di mano”.
Secondo la Commissione, l’incontro del 27 luglio ha prodotto soltanto una dichiarazione congiunta, pubblicata il 21 luglio, che definisce un “impegno politico” e non un trattato. Il documento rappresenta un quadro generale per rilanciare i rapporti transatlantici, congelare l’escalation tariffaria e aprire la strada a negoziati più strutturati.
Per tradurre l’intesa in norme vincolanti, l’Esecutivo europeo ha avviato due proposte legislative basate sull’articolo 207 del Trattato sul funzionamento dell’UE, che disciplina la politica commerciale comune. Tali testi, relativi agli impegni tariffari, sono ora all’esame di Consiglio e Parlamento europeo secondo la procedura legislativa ordinaria.
La Commissione sottolinea che si tratta solo del primo passo verso un processo di più ampio respiro che punta a migliorare l’accesso ai mercati e rafforzare la cooperazione economica tra le due sponde dell’Atlantico. “La dichiarazione congiunta funge da tabella di marcia per i negoziati futuri, che si svolgeranno nel pieno rispetto delle procedure previste dai trattati e con il coinvolgimento delle istituzioni europee”, ha ribadito Šefčovič.
Resta quindi da definire la cornice giuridica definitiva dell’intesa, che dovrà passare attraverso i canali comunitari e la ratifica formale, fugando i dubbi sollevati da diversi eurodeputati sulla legittimità di un accordo politico privo di documentazione contrattuale. Eppure Ursula von der Leyen, e i suoi degni gregari della Commissione, in più occasioni non hanno mancato di definire l’accordo come “salvifico” per l’economia europea.
foto Fred Guerdin European Union, 2025
