Regione, alta tensione nella maggioranza
In Sardegna l’emergenza covid-19 pare avere avuto conseguenze non solo dal punto di vista sanitario ed economico ma anche da quello dei rapporti all’interno della maggioranza di centro-destra. Nella coalizione sono numerosi i mugugni e le lamentele per il ruolo di grande accentratore ritagliatosi dal Governatore Christian Solinas durante la crisi. Un ruolo che avrebbe escluso ogni forma di condivisione e collegialità nel nome del principio dell’uomo solo al comando.
Ora che la pandemia pare avere allentato la sua morsa, da più parti si invocano correzioni di rotta e riequilibri all’interno della maggioranza. La cosa, apparentemente, non si presenta agevole. Diversi assessorati lamentano gravi problemi di comunicazione interna se non di vera e propria incomunicabilità con la presidenza della giunta. Caso emblematico la delibera a firma della vice Presidente Zedda per la riqualificazione turistica di un Hotel di Piscinas, sconfessata pubblicamente dal Governatore. Ugualmente, non è passata inosservata la decisione di Solinas di escludere l’assessore ai trasporti Todde (Lega) dalla video conferenza con i manager degli aeroporti sardi, alla quale invece ha invitato il compagno di partito e Assessore al turismo Gianni Chessa. Non sono mancate neanche le punzecchiature tra Solinas e il Sindaco cagliaritano Paolo Truzzu al momento dell’elaborazione da parte della Regione degli indici RT, indicative di un rapporto non sereno.
Ultimo e più importante segnale, il ritorno in Sardegna, nel ruolo di commissario della Lega, di Eugenio Zoffili, in sostituzione del coordinatore Guido De Martini. Come è noto PSd’Az e Lega si sono presentati uniti alle scorse elezioni politiche che hanno visto l’elezione a senatore di Solinas. Da sinistra si accusa Solinas di essere una sorta di viceré di Matteo Salvini in Sardegna. Da parte leghista la visione è diametralmente opposta e, al di là delle dichiarazioni di rito, è forte il malcontento per una guida della giunta regionale refrattaria al confronto con i partiti della coalizione.
Il ritorno di Zoffili in questi giorni ha coinciso con la riapertura dei tavoli di coalizione che, complice l’emergenza covid, erano caduti nel dimenticatoio. Cosa ciò possa produrre è difficile da prevedere, resta tuttavia al centro del dibattito un forte malcontento che non potrà essere ignorato ancora a lungo. Tutto ha un termine, anche il covid-19.