Transizione verde e digitale, Elena Lizzi: “Tutelare i lavoratori e le PMI”.

La crisi sanitaria ha messo e continua a mettere in difficoltà le attività produttive e il mercato del lavoro, con risvolti drammatici sotto il profilo occupazionale. Ne è convinta Elena Lizzi del gruppo di Identità e Democrazia, per la quale la transizione verde e digitale deve accompagnarsi a un insieme di azioni sostanziali per la tutela dei dipendenti e delle imprese europee: “Premesso che agli effetti della COVID-19 sull’occupazione si aggiungeranno anche gli effetti delle transizioni digitale e verde, può la Commissione chiarire con quali azioni concrete, strumenti e risorse intende guidare le transizioni digitale e verde, con particolare riferimento agli effetti che le stesse avranno sull’occupazione attuale dei cittadini europei e sulle PMI, già colpiti dalla crisi della COVID-19?”.

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Ieri in risposta all’interrogazione dell’esponente italiana è intervenuto il commissario europeo Nicolas Schmit, che ha ricordato la dotazione finanziaria del dispositivo per la ripresa e la resilienza, circa 672,5 miliardi di euro a favore della resilienza sociale ed economica degli Stati membri e della creazione di posti di lavoro: ” NextGenerationEU potrà indurre entro il 2024 un aumento del prodotto interno lordo stimato al 2% e creare 2 milioni di posti di lavoro. In particolare, la creazione netta di posti di lavoro correlata alla transizione verde è stimata a 1,2 milioni di unità nell’UE entro il 2030. Vi saranno però perdite occupazionali in altri settori – spiega il commissario europeo – che imporranno massicci sforzi di riqualificazione e miglioramento delle competenze della forza lavoro al fine di garantire l’espansione dell’occupazione nei settori verdi e digitali”.

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Sul tema la raccomandazione della Commissione relativa a un “sostegno attivo ed efficace all’occupazione“, fornisce orientamenti agli Stati membri per realizzare efficacemente tali transizioni grazie a politiche attive del
mercato del lavoro: “Coerentemente con la nuova strategia industriale – prosegue Schmit – sono previsti sostegni per le imprese e le piccole e medie impese (PMI) a favore della digitalizzazione, dell’accesso alla banda larga e della decarbonizzazione. Normative in materia di insolvenza allevieranno i debiti correlati alla COVID-19. Da ultimo, il dispositivo per la ripresa e la resilienza farà fronte agli ostacoli all’attività economica, quali gli oneri amministrativi”.

“L’assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT-EU) e il Fondo sociale europeo Plus – conclude – forniranno sostegno all’occupazione, alle competenze e ai servizi sociali. InvestEU sosterrà gli investimenti sociali, le competenze e le PMI. Il meccanismo per una transizione giusta fornirà assistenza alle regioni maggiormente colpite, in modo da alleviare l’impatto sociale ed economico della transizione verde”.

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