Sardegna dimenticata, Truzzu e Deiana al Ministro Brunetta: “Una sede in Sardegna per il concorsone”.

A seguito delle numerose richieste da parte di cittadini che intendono partecipare al concorso “Coesione 2800”, il sindaco Paolo Truzzu ha inviato una lettera aperta al ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta per chiedere l’individuazione di una sede in Sardegna per poter sostenere le prove.

“Gentile Ministro Brunetta – reca la missiva del primo cittadino di Cagliari – decine di sardi parteciperanno al concorso “Coesione 2800”. Se da un lato è una ottima occasione che offre opportunità di lavoro concrete a tanti nostri giovani competenti e preparati, dall’altro esprimo il mio disappunto perché la Sardegna è esclusa dalle sedi del concorso. È possibile – prosegue Truzzu – che molti ragazzi sardi, vuoi per i costi complessivi che il viaggio comporta, vuoi ancora per i problemi legati alla pandemia, debbano malauguratamente rinunciare.
Non è giusto. Le chiedo pertanto di aggiungere la Sardegna tra le sedi del concorso, in modo che i cittadini sardi possano affrontare alla pari di tutti gli altri le prove”.

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Un tema sul quale ieri è intervenuto anche il presidente dell’ANCI Sardegna, Emiliano Deiana attraverso l’invio di una lettera ai ministri Brunetta e Carfagna: “Riteniamo quanto mai discriminatorio il fatto che i candidati residenti in Sardegna candidati residenti in Sardegna (facenti parte degli 8.582 candidati selezionati tra gli 81.150) che hanno presentato domanda, sulla base dei titoli e delle esperienze lavorative pregresse, non possano avere una sede per effettuare la prova scritta in terra sarda, tenendo conto del fattore penalizzante dell’insularità. Desideriamo – prosegue il messaggio di Deiana – far rilevare che le spese di trasporto aereo o navale e ferroviario, di alloggio e di vitto, che i giovani sardi saranno chiamati a sopportare, impatterà notevolmente sui bilanci familiari ovvero costringerà parecchi di loro a rinunciare alla prova per giocarsi una chance lavorativa. A tal proposito chiediamo che venga identificata una sede concorsuale nel territorio della Sardegna, al fine di evitare lo spostamento di un numero significativo di candidati verso la penisola e le sedi fin’ora identificate”.

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Una situazione che esprime, inequivocabilmente, la mancanza di attenzione per l’Isola da parte del Governo nazionale, confermata dalla presenza/assenza di un Ministero per il Sud e la coesione territoriale, tale da denotare una scarsa consapevolezza dell’Esecutivo Draghi verso il valore della politica di coesione europea, ovvero offrire a tutti i cittadini le stesse opportunità a prescindere dai territori di residenza.

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