Covid-19: in Italia la ‘variante inglese’ all’86,7%. Il 4,0% dei casi con quella ‘brasiliana’.

Diminuisce di pochi punti percentuali la diffusione della ‘variante inglese’ rilevata il 18 aprile in Italia (86,7%) rispetto all’ultima rilevazione dell’ISS del 15 aprile, dove si era registrata una percentuale del 91,6%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 77,8% e il 100%. Diminuzione di mezzo punto percentuale anche per la ‘variante brasiliana’, precedentemente al 4,5% dei casi contro il 4,0% dell’ultima survey, mentre le altre varianti monitorate risultano essere sotto lo 0,5% dei casi, con un singolo caso della cosiddetta ‘variante indiana’ e 11 di quella ‘nigeriana’.

Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus, secondo le modalità descritte nella circolare del Ministero della Salute dello scorso 15 aprile. Il campione è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine le 21 Regioni/PPAA e complessivamente 113 laboratori.

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