Riduzione delle armi nucleari. Russia e Stati Uniti prorogano il trattato New Start.

Lo scorso 29 gennaio gli Stati Uniti d’America e la Federazione Russa hanno siglato la proroga per altri 5 anni – fino al 5 febbraio 2026 – del trattato New START (New Strategic Arms Reduction Treaty), per la riduzione delle armi nucleari, rinnovando l’unico patto bilaterale vigente tra Stati Uniti e Russia, nonché l’unico trattato in materia di disarmo nucleare.

Il Trattato concordato stabilisce i livelli limite delle armi strategiche offensive: le disposizioni per la copertura, il dispiegamento, l’ispezione, la conversione, l’eliminazione delle armi strategiche offensive e, infine, la modalità di cooperazione con Paesi terzi.

In particolare le disposizioni del Trattato si applicheranno ai bombardieri pesanti (TB), missili balistici intercontinentali (ICBM) e ai missili balistici sottomarini (SLBM), inclusi ICBM e SLBM e i lanciatori di ICBM e SLB, prevedendo che la quantità totale di armi strategiche offensive a disposizione delle parti non debba superare le 700 unità per i missili balistici intercontinentali e sottomarini, 800 unità per i lanciatori di missili balistici intercontinentali e 1550 unità per le testate nucleari.

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L’estensione del Trattato, come commentato dal Cremlino, “soddisfa gli interessi nazionali della Federazione Russa, consentendo di mantenere la trasparenza nelle relazioni strategiche tra Russia e Stati Uniti, mantenendo la stabilità strategica nel mondo econtribuendo allo sviluppo del processo di disarmo nucleare”.

Un accordo salutato come “un contributo fondamentale alla sicurezza internazionale ed europea” dall’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell: “La riduzione degli arsenali nucleari strategici dispiegati ai sensi del nuovo trattato START, contribuisce alla riduzione complessiva delle scorte globali di armi nucleari, aumentando la prevedibilità e la fiducia reciproca tra i due maggiori Stati dotati di armi nucleari”.

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