Piano Casa, Valter Piscedda: “Legge che sarà quasi certamente impugnata dal governo centrale”.

Ieri, il Consiglio regionale ha approvato con 31 voti favorevoli, 19 contrari e un astenuto, il DL 108/A inerente il Piano casa. Un provvedimento che con molta probabilità “sarà impugnato dal governo centrale”, per il consigliere regionale del gruppo PD, Valter Piscedda.

On. Piscedda quali sono i punti più rilevanti previsti con l’approvazione del Dl 108 rispetto alle norme vigenti?

Rilevanti sono l’abbassamento a 1 ettaro della superficie minima di intervento in zona agricola; le premialità volumetriche aumentate e soprattutto associabili alla compravendita della cubatura tra privati, una previsione completamente slegata da qualunque finalità di contenimento del consumo del suolo o di rilancio del settore edilizio; le premialità volumetriche per strutture ricettive aumentate a dismisura e senza alcun dato riguardo la situazione attuale delle strutture e i reali bisogni relativamente all’obiettivo di un turismo di qualità; possibilità di spostamenti di cubature tra comparti o lottizzazioni, senza alcuna utilità reale per la comunità. E molte norme intruse che modificano la legge 8 del 2015 e altre norme, compreso il settore del turismo, anche in questo caso senza alcun dato o report preliminare su cui basare un ragionamento politico sensato di rilancio del settore.

Valter Piscedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Valter Piscedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Il percorso di approvazione del Piano casa ha visto una certa fibrillazione all’interno della maggioranza e, come dichiarato dallo stesso consigliere Giorgio Oppi “in questo testo ci sono interessi particolari”. Il Dl 108 così com’è stato approvato dove non tutela l’interesse della collettività?

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No… che non tutela l’interesse della collettività lo si capisce bene dalla lettura del dispositivo, perché si tratta semplicemente del recepimento di istanze varie e slegate tra loro, messe insieme in un testo variegato e scoordinato al suo interno. Lo abbiamo fatto notare noi e lo ha fatto notare anche parte della maggioranza.

Alla luce dell’esistenza della legge 8 del 2015 perché non si è deciso di prorogare il Piano casa in vista dell’elaborazione di un testo organico in materia urbanistica?

Consiglio regionale, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Consiglio regionale, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Lo abbiamo chiesto, infatti: abbiamo proposto di prorogare la 8 del 2015 (anche per non lasciare buchi normativi nell’applicazione del piano casa già in vigore) e portare in aula nel giro di poco tempo un testo organico di riordino urbanistico vero e utile per la comunità, nel rispetto dell’ambiente, delle sue peculiarità e in particolare delle nostre corte. Ma non c’è stato nulla da fare, la maggioranza sardo leghista ha proseguito per la propria strada e ha approvato una legge che sarà peraltro impugnata quasi certamente dal governo centrale.

Come riassumerebbe in una frase il Dl 108?

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Un provvedimento superfluo, che non risolve alcun problema nè rilancia alcunchè, e che per giunta sarà di difficile applicazione sia per gli uffici tecnici che per i professionisti del settore, a causa delle modifiche – confusionarie e disarticolate tra loro – apportate alla legge 8 del 2015.

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