Il Consiglio regionale approva il Piano casa. Il punto del capogruppo M5S Michele Ciusa.

Con 31 voti favorevoli, 19 contrari e un astenuto, il Consiglio regionale oggi ha approvato il DL 108/A (Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia di governo del territorio). Un’approvazione che arriva al termine di una lunga contrapposizione tra le forze del Consiglio regionale, estesasi, inaspettatamente, anche all’interno della stessa maggioranza.

Tra i contrari al Dl 108/A il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Ciusa.

Michele, cosa cambierà con l’approvazione del Dl 108 rispetto a quanto previsto dalle norme vigenti?

Con l’approvazione di questo Piano Casa verrà consentita l’edificabilità nell’agro anche a chi non è coltivatore diretto di professione. Ciò significa che nelle nostre campagne potranno ora sorgere nuove costruzioni, e i nostri paesaggi saranno minacciati da una edificazione a macchia di leopardo. Tutto ciò a discapito del settore agricolo, ovviamente, al quale verrà sottratta la materia prima, il terreno. Condizione quest’ultima che in una regione a forte vocazione agricola come la nostra, non andrà di certo a beneficio della collettività, ma probabilmente soltanto a coloro che riusciranno ad accaparrarsi i campi su cui costruire. Non solo: verrà consentita la compravendita dei volumi , con tutto ciò che questo comporta, per quanto riguarda la distribuzione delle volumetrie, che non sarà più omogenea.
Infine questa nuova legge concederà l’abitabilità delle mansarde e dei seminterrati, un punto che ha infiammato il dibattito in Consiglio sino alla fine. Come se gli eventi alluvionali passati e recenti, penso all’alluvione di Capoterra ma anche alla recentissima tragedia di Bitti, non ci avessero insegnato niente. I seminterrati non sono luoghi sicuri in cui abitare e questa norma espone i cittadini a rischi del tutto prevedibili.

Michele Ciusa, foto Sardegnagol riproduzione riservata, 2020 Roberto Dessì
Michele Ciusa, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Il percorso di approvazione del Piano casa ha visto una certa fibrillazione all’interno della maggioranza e, come dichiarato dallo stesso consigliere Giorgio Oppi “in questo testo ci sono interessi particolari”. Il Dl 108 così com’è stato approvato dove non tutelerebbe l’interesse della collettività?

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Credo che questa legge sia stata pensata e di conseguenza costruita per soddisfare interessi particolari, non di certo per il bene della Sardegna. Si compone infatti di articoli mirati a soddisfare esigenze diversissime, non contiene una visione d’insieme, né per lo sviluppo di oggi né per quello di domani.

Alla luce dell’esistenza della legge 8 del 2015 perché non si è deciso di prorogare il Piano casa in vista dell’elaborazione di un testo organico in materia urbanistica?

Speravamo nella collaborazione della maggioranza affinché si potesse arrivare a un testo organico in materia urbanistica, ma questo non è stato possibile perché da parte della stessa maggioranza non c’è stata la volontà politica. Abbiamo teso la mano fino all’ultimo affinché si potesse collaborare ad un testo condiviso nei suoi punti cardine. Così non è stato.

In una frase come riassumeresti il Dl 108?

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Questo è un progetto di legge pasticciato e frettoloso, iniziato male e finito peggio.

Foto Sardegnagol riproduzione riservata.