Sanità, Nursing Up: “Nel Regno Unito offrono 3200 euro per gli infermieri in Italia”.

L’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, oltre a dimostrare l’impreparazione del nostro Paese e della sua classe politica, permette di scoprire con una certa frequenza aspetti abbastanza inusuali, come ricorda l’indagine di Nursing Up, sindacato degli infermieri italiani, per la quale nel Regno Unito imperverserebbero annunci di lavoro per ingaggiare infermieri stranieri da impiegare negli ospedali e case residenziali del Nord Italia. Offerte di lavoro da 3200 euro al mese più un contributo di 200 euro al mese per le spese di alloggio, per coprire posti vacanti a Brescia, Cremona, Mantova e Verona.

Annunci che per il Presidente di Nursing Up, Antonio De Palma, non possono che aprire la strada a tutta una serie di interrogativi: “A questo punto ci chiediamo chi è che pagherà ai colleghi d’oltralpe, desiderosi di lavorare in Italia, stipendi così alti. Parlano di posti di lavoro “in ospedali” o cliniche private e, quindi, una domanda viene d’obbligo: quale ospedale pubblico può elargire paghe del genere quando gli infermieri italiani sono costretti a scioperare perchè ancora nessuno li valorizza integrandone gli stipendi? Siamo tra le professionalità più preparate d’Europa, rischiamo la vita contro il Covid ogni giorno con contratti da precari anche per meno di 1400 euro al mese”.

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“Sarebbe molto singolare – ha aggiunto De Palma – se fosse la sanità pubblica italiana ad incaricare società esterne di questo tipo per assumere infermieri, che, di questi tempi assume ancora molto poco, creando nella maggior parte dei casi nuovi precari… numerosi colleghi ci stanno chiamando per chiederci consigli sull’eventuale possibilità di licenziarsi dalle strutture sanitarie italiane, dove attualmente lavorano a 1400 euro al mese, per tornarvici con uno stipendio di 3200 euro. Che paradosso!”.

Foto di Kevin Hartung da Pixabay