Accordo di Malta, Ylva Johansson: “Da gennaio 2019 un miliardo di euro all’Italia per gestione migranti”.

“La situazione degli sbarchi in Italia è drammatica. Ci avviciniamo alla quota di 20000 arrivi dall’inizio dell’anno. La Sicilia è al collasso, a Lampedusa ci sono rivolte di cittadini. Gli hotspot e i centri di accoglienza sono pieni. A questo va aggiunto che non ci sono ricollocazioni in altri Paesi europei e la presunta solidarietà europea è un miraggio”. Questa la sintesi contenuta nell’interrogazione parlamentare dell’eurodeputata del gruppo Identità e Democrazia, Silvia Sardone, per la quale l’Accordo di Malta rappresenta un grande fallimento, dovuto principalmente allo scarso coinvolgimento dei Paesi membri e all’assenza dei ricollocamenti dei migranti nell’UE.

Un provvedimento che rappresenta un duro atto di accusa verso la gestione dei migranti e che evidenzia per il gruppo ID le incongruenze sulla collaborazione tra Stati membri.

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Ieri la Commissaria Ylva Johansson, in risposta all’interrogazione della Sardone, ha ricordato che “nel settembre 2019 è stata raggiunta un’intesa comune sulle procedure operative standard per la ricollocazione volontaria legate alle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale” ricordando all’esponente di ID che “la dichiarazione di Malta non riguarda gli arrivi autonomi che, dal 2018, rappresentano la maggioranza degli arrivi in Italia”.

Nel corso del suo intervento la Commissaria Johansson ha ricordato alcuni punti ‘focali’ sulla gestione dei migranti nell’ambito dell’Accordo di Malta: “Dal mese di gennaio 2019 la Commissione coordina e sostiene la ricollocazione volontaria dall’Italia e da Malta. Ad oggi sono state trasferite 1179 persone da Malta e 1079 dall’Italia, e fino a 671 persone sono in attesa di trasferimento in linea con gli impegni assunti. Dal 2014 a oggi – ha aggiunto l’esponente della Commissione von der Leyen – sono stati assegnati all’Italia dall’UE finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro per la gestione della migrazione, di cui 293 milioni di euro tramite l’assistenza emergenziale”.

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“Nell’ambito dell’assistenza emergenziale – prosegue la Commissaria -, una dotazione specifica di 100 milioni di euro ha finanziato, tra le altre cose, progetti dedicati ai servizi sanitari per migranti, al sostegno al rimpatrio dei migranti irregolari e alla ricollocazione dei migranti negli Stati membri dell’UE. La Commissione ha inoltre fornito assistenza operativa tramite le agenzie dell’UE”.

Sulla lotta al traffico di migranti la Commissione europea, la commissaria svedese ha evidenziato la nuova strategia per il periodo 21-25: “La comunicazione sul nuovo patto sulla migrazione e l’asilo annuncia un nuovo piano d’azione 2021-2025 dell’UE contro il traffico di migranti che si concentrerà sulla lotta alle reti criminali, basandosi sulle azioni già attuate e sul lavoro delle agenzie dell’UE. Il nuovo piano d’azione rafforzerà la cooperazione con i paesi di origine e di transito per sviluppare capacità riguardo sia ai quadri di contrasto alla criminalità che alle capacità operative, promuovendo azioni efficaci delle autorità di polizia e giudiziarie. La lotta contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani rientra anche nelle operazioni della politica di sicurezza e di difesa comune”.

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